Per scrivere una recensione

Bookcrossing a Bologna, 2019.

Che cos’è una recensione?

La recensione è un riassunto/commento/giudizio personale di un oggetto culturale. Puoi scrivere la recensione di un libro che hai letto, o di un film, un documentario, uno spettacolo teatrale o un concerto a cui hai assistito, o di un’opera d’arte. Immagina che debba essere pubblicata sul giornalino o sul blog della tua scuola, per presentare il testo a compagni, amici, genitori, insegnanti, dando spazio alle tue impressioni dalla parte del pubblico.

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Alcuni modelli per scrivere una recensione:

Da dove iniziare? Che cosa bisogna fare prima di scrivere una recensione? Prima di scrivere bisogna osservare, pensare, capire, analizzare l’oggetto culturale. Poi dovrai decidere se procedere per step seguendo dei modelli oppure produrre un’unico testo, lasciandoti guidare dai tuoi pensieri.

Qui di seguito ti offriamo alcuni modelli di recensione che puoi seguire, ricavati dal lavoro e dai testi utilizzati nella nostra classe (la 2E a.s. 2018/2019):

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1. Il rapporto personale tra il libro e il lettore

– Quali sono i temi trattati nel testo, attraverso la storia che viene narrata?
– Si tratta di una lettura emozionante o faticosa, avvincente o noiosa, pesante o coinvolgente?
– Quali sentimenti hanno suscitato in te i personaggi del racconto? A quali vanno le tue maggiori simpatie? Ce ne sono di antipatici, insopportabili, odiosi? Qual era invece il personaggio più riuscito? Perché? Nel complesso l’insieme dei personaggi ti è sembrato verosimile o comunque fanno parte di un mondo che “si può reggere in piedi” nell’immaginazione del lettore?
– È possibile per il lettore identificarsi, almeno in parte, con qualcuno dei personaggi del testo?
– Con che stile l’autrice/autore presenta la vicenda?
– Eventuali confrontí con altri testi che trattano vicende analoghe.
– Alla fine della lettura, cosa ti rimane?

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2. L’analisi della struttura di un testo:

         Tempo e luogo; es. Il film è ambientato in Messico nel 2017.

         Narrazione; es. Il film parla di un ragazzo messicano che fa capire quanto sia importante la famiglia.

         Protagonisti; es. Un ragazzo di nome Miguel e la sua famiglia; Miguel è un ragazzo che ama la musica e vorrebbe diventare un musicista, ma nonostante la sua famiglia fosse molto unita, essa odia la musica.

         Stile: la velocità, il genere, il linguaggio, la coerenza, i tipi di sequenze, ecc… Es. I colori sono vivaci, spesso i personaggi parlano con un accento spagnolo e l’intera storia è raccontata da un ragazzo.

         Messaggio: gli aspetti più espliciti e quelli impliciti, l’insegnamento, quello che l’oggetto culturale ci vuole comunicare e ciò che noi pensiamo che sia. Es. La famiglia è più importante di qualsiasi altra cosa.  

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3. La scheda bibliografica:

Informazioni generali:

– Qual è il titolo del libro?

– Qual è il nome della casa editrice?

– Quando è stato pubblicato? E’ una nuova edizione o una ristampa?

– Chi è il traduttore? Quando è stata pubblicata la versione nella lingua originale?

         Autore (eventuali notizie):

– Chi è l’autore? Cos’altro ha scritto? In che periodo scrive?

– Ha vinto qualche premio che valga la pena nominare?

         Genere:

– Di che genere di libro si tratta: è un saggio, una raccolta, un manuale, un testo scolastico? È un testo di critica, espositivo ecc.?

– Di cosa tratta in generale (letteratura, storia, scienze, ecc.)?

        Tesi dell’autore:

– Quali tesi generali sostiene l’autore?

        Critiche:

– Com’è il libro? Sai dare un’interpretazione? Che chiave di lettura hai trovato? Insomma, sai dare un giudizio più vasto sull’intera/o opera/ romanzo?

– Avete imparato qualcosa di nuovo?

– Le idee dell’autore sono condivisibili?

– Cos’ha di speciale queto libro?

– Lo consigliereste ai vostri amici?

         Stile dell’autore:

– I periodi utilizzati sono lunghi e complessi oppure semplici?

– L’autore preferisce le subordinate (le proposizioni che dipendono da altre proposizioni, ad esempio: Sono andato a casa sua, perché me lo ha chiesto più volte) o le coordinate (le proposizioni che sono indipendenti e, anche tirate fuori dal contesto del periodo, mantengono un significato autonomo, ad esempio: Luigi e Marco sono andati al mare e hanno fatto il bagno)?

– C’è un utilizzo particolare della punteggiatura?

– L’autore usa spesso una o più parole specifiche definirqualcosa o qualcuno oppure per parlare di qualche argomento?

– Il lessico (cioè le parole usate) è semplice o ricercato?

– Prevalgono i dialoghi, le narrazioni, le riflessioni o le descrizioni?

– Tra la prima e l’ultima pagina del libro, ti è mai successo di ridere, piangere, ansimare o fantasticare?

      E ora la parte crudele, quello che invece non ti è piaciuto: 

– Hai trovato qualche lacuna che ti ha infastidito nel modo in cui è stata costruita la trama, nell’evoluzione dei personaggi, nell’ambientazione, nella cura per il dettagli?

– Pensi che l’indea di fondo del libro fosse troppo debole, o forse sviluppata in modo inadatto?

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A cosa serve la recensione?

Last but not least, una regola valida per tutte le tipologie di modelli visti precedentemente è quella di tenere sempre ben presenti gli obbiettivi di ogni buona recensione che si rispetti.

E gli obiettivi dipendono in larga misura dai potenziali lettori/fruitori della recensione. Se sono studenti come te, non ammorbarli con un testo lungo e noioso ma nemmeno troppo breve e insignificante; se possibile, non spoilerare il finale; rendili curiosi con qualche puntino di sospensione; usa un lessico che sia il giusto mix tra quello dell’oggetto culturale che stai recensendo e quello dei potenziali lettori; infine, fai leggere la recensione ad un/a compagno/a prima di consegnarla o di scriverla sul blog, saprà certamente darti suggerimenti utili per aggiustare il tiro.

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YING, PROF. CECALUPO (2019)

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Foto di copertina: Bookcrossing a Bologna, 2019.

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