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Abbiamo pensato che parlare delle borracce della nostra scuola e delle loro caratteristiche sarebbe stata una cosa interessante.

Abbiamo quindi intervistato la Professoressa Milena Spaggiari, insegnante di scienze e matematica, che è la responsabile della raccolta differenziata nella nostra scuola.

Perché la scuola ha sentito il bisogno di procurarci delle borracce?

Come referente della raccolta differenziata, avevo notato che nei contenitori delle classi la plastica aumentava a dismisura per cui ho detto: “qua bisogna portare un riparo a questa cosa”.

Abbiamo prodotto negli anni scorsi così tanta plastica che abbiamo pensato di provare a costruire la borraccia della scuola. Mi sono rivolta alla ditta Andreoli di Varese, che ha prodotto le borracce, ovviamente in materiale riciclabile, con il nostro logo.

Le bottiglie sono di plastica, ma che vantaggio hanno?

Quando ho chiesto dettagli, mi hanno detto che le borracce sono prive di bisfenolo, un polimero del petrolio con caratteristiche tossiche per la salute. Le nostre borracce sono riutilizzabili infinite volte e si possono lavare in lavastoviglie.

Sono al 20% di materiale riciclato, 100% made in Italy e possono contenere dei liquidi caldi senza rovinarsi e senza rilasciare sostanze tossiche.

La scuola ha altre iniziative per l’ambiente?

Abbiamo intenzione di contattare una ditta che lavora in merito alla produzione di un filo di plastica per le stampanti 3D, quindi ho chiesto se quella che noi veniamo a raccogliere in modo differenziato possa essere messa a disposizione. La nostra scuola non solo si è preoccupata di raccogliere la plastica, ma poi ha trovato anche uno sbocco per il futuro di riciclaggio di questa plastica.

Il mio compito all’interno del nostro istituto è anche quello di pulire i filtri dei proiettori, la manutenzione ci aiuta a conservare le lampade di questi e a far sì che non si brucino nel giro di poco tempo.

Nella zona dell’Emilia Romagna, c’è qualche problema specifico ambientale?

Dal punto di vista industriale e del traffico su quattro ruote di automobili, continuiamo ad essere una regione molto inquinata, dalle particelle sottili, in particolare PM10.

Dal punto di vista della raccolta differenziata, siamo invece più virtuosi, nel senso che siamo la regione che raccoglie più carta in assoluto. Questa carta viene quindi mandata al riciclaggio.

Cosa sono le particelle PM10?

E’ un acronimo e significa materiale particolato, che misura dieci micrometri o meno ed è considerato un grave inquinante.

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AGNESE, CECILIA, 2020

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Le foto di questo articolo sono state scattate nella scuola Leonardo da Vinci di Reggio Emilia nell’anno 2020.

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