Io è un altro: Odile

Odile Sankara in scena con lo spettacolo “Re Oua”, al Niger Festival Emergences (Arène Théâtre), Niamey 2011 (Foto di Abdoul Aziz Soumaïla, dal sito Photographes-Nomades).

Abbiamo invitato per il progetto “Io è un altro“, giovedì 15 aprile 2021, Odile Sankara, sorella dell’ex-Presidente del Burkina Faso Thomas Sankara, assassinato nel 1987, per un incontro online (lei vive attualmente in Burkina Faso) sulla sua attività per conservare, valorizzare e trasmettere la cultura burkinabé.

Odile è attrice, musicista e autrice teatrale, da anni lavora in questo campo e ha accettato di incontrare i nostri ragazzi per raccontare della sua cultura, del suo lavoro e della sua passione per l’Africa, la sua identità e quello per cui ha sempre lottato.

L’incontro online, ora che siamo in presenza, ha permesso la partecipazione di diverse classi (3D, 3E, 3F). Qui di seguito il resoconto dell’intervista scritto da due studenti della classe 3E.

Grazie a tutti, ciao!
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Elena Lanzoni e Lucia Minelli
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Oggi abbiamo conosciuto via meet Odile Sankara, ambasciatrice per noi del suo paese, il Burkina Faso. E’ la sorella dell’ex presidente Thomas Sankara, assassinato nel 1987. Odile è una signora allegra, con una voce musicale: è attrice e musicista da più di trent’anni e con il suo lavoro aiuta a combattere l’ignoranza, fortificare l’identità del suo popolo, mediando i conflitti, costruendo o ricostruendo legami. 

Odile ha detto che “la cultura di un popolo rappresenta la sua identità. L’arte è quindi lo spazio per il sogno: la poesia permette di amare le altre persone”.

Odile, oltre al burkinabè, parla perfettamente il francese. Qui sono entrate in gioco due studentesse, Cecilia e Anna, amiche del progetto Tonale Estate che, in diretta da Parigi, hanno tradotto per noi. “Tonalestate” è un progetto multiculturale: ogni anno viene organizzata una conferenza a Pontedilegno-Tonale (Trentino Alto-Adige). Qui, in veste di amici e non di saggi, si discute e si portano le proprie esperienze, per consolidare l’amicizia da condividere e raccogliere. 

Odile ci ha detto che crede profondamente che la brutalità e l’ignoranza si possano debellare solo con l’aiuto della cutura. La situazione del suo paese è difficile e in parte dovuta all’estrema povertà. Ci ha raccontato di un paese che è ancora molto patriarcale come mentalità; di come i bambini siano considerati un vero e proprio bene di tutto un villaggio o di tutta una comunità e devono portare molto rispetto ai propri genitori e in generale alle persone più anziane. Stessa cosa vale per gli adulti, che devono portare rispetto agli anziani della comunità.

Odile ci ha anche raccontato il proprio lavoro nella sua scuola di teatro e musica. E come sorpresa finale, Odile ha chiamato un suo amico musicista che ha suonato e cantato una canzone popolare burkinabè.

Questa è stata un’esperienza personalmente molto interessante ed emozionante, indimenticabile. 

ALESSANDRO e MOHAMED

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In copertina: Odile Sankara e, sullo sfondo, Thomas Sankara, in una foto tratta dal sito della Radiotelevisione Svizzera di lingua Italiana RSI, dove puoi leggere e ascoltare una sua intervista del 2014, quando dopo 27 anni ebbe fine la dittatura di Blaise Compaoré in Burkina Faso; nell’articolo, le foto scattate da Giovanni nella classe 3E.