La scuola ai tempi del coronavirus / 2

Per riflettere su ciò che sta accadendo da un paio di mesi nel mondo (l’epidemia da SARS-CoV-2) e sui cambiamenti nella nostra vita quotidiana, abbiamo rivolto una domanda a studenti e studentesse della nostra scuola (IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia) e abbiamo raccolto in un articolo le loro risposte. Queste, in prevalenza delle classi 2E, 1A, 1B e 1E (a.s. 2019/2020), sono arrivate negli utlimi giorni. Chiunque voglia dare la propria opinione, è invitato a commentare in fondo alla pagina.

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In questi giorni la scuola è chiusa e si stanno sperimentando diverse forme di “scuola a distanza”. Secondo te, quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi? E qual è il tuo giudizio complessivo?

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Per me la didattica a distanza non può sostituire completamente il lavoro fatto in classe, pur essendo un valido modo per intraprendere lezioni quando la scuola sia inagibile. Ha il vantaggio di poter essere intrapresa quasi sempre e quasi senza barriere, ma ha lo svantaggio di non creare l’atmosfera giusta che c’è in classe e che rende migliore il lavoro, visto che, alla fine, ti sembra di stare facendo un compito. In più non ci sono rapporti interpersonali e quindi le lezioni sono un po’ “monche”.

ALLE, 2E

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Devo ammettere che questa situazione non mi entusiasta molto, perché se ci hanno fatti stare a casa così a lungo vuol dire che ciò che sta succedendo è grave e talvolta molto pericoloso. Ovviamente, come a quasi ogni altro studente, anche a me piacerebbe stare sul divano a guardare la tv tutto il giorno. Ma mi rendo conto che non è possibile. Non possiamo andare avanti così, certi momenti vanno affrontati. Mi manca tanto sentire la voce dei miei compagni tutti i giorni e vedere i miei amici durante l’intervallo. Ma se devo guardare il lato positivo, mi rendo conto che internet e tutti gli altri mezzi che abbiamo per fare una scuola a distanza sono favolosi. Dobbiamo ritenerci fortunati perché, se questi non ci fossero, forse al nostro ritorno a scuola avremmo dovuto affrontare cinquanta argomenti, mentre così, magari, solamente dieci.

CECI, 2E

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In questo momento così complesso e drammatico sto seguendo le lezioni a distanza cercando di stare attenta il più possibile senza distrarmi. Nel periodo scolastico a tutti sarebbe piaciuto rimanere a casa più giorni senza la preoccupazione delle verifiche e delle interrogazioni, però mi rendo conto solo ora che restare a casa a non fare niente è noioso, e in un certo senso rimpiango le lezioni, i compagni e i professori. Se voglio rilassarmi un po’ ora tutti i programmi televisivi trasmettono solo informazioni sul coronavirus creando confusione e agitazione tra la gente. Le lezioni a distanza, per me, risultano più complicate che in classe, perché a volte non riesco bene a seguire, anche se capisco che sono necessarie e fondamentali. Nonostante ciò sono soddisfatta da questi programmi di internet che stiamo utilizzando, che permettono a tutti noi di seguire, senza perdere troppe lezioni scolastiche e troppi argomenti.

ANONIMO, 2E

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Questa situazione del virus mi aveva spaventato molto per i morti e la sospensione delle scuole. Lo stare a casa con i miei fratelli e il non poter uscire come facevo sempre diventa sempre più noioso, così come stare al telefono/computer a fare i compiti. Per la prima volta mi manca andare a scuola e le lezioni. La scuola a distanza si è rivelata molto più noiosa di quanto pensassi e mi sta mancando il contatto visivo, il parlare alla gente e socializzare.

MATTEO, 2E

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Io subito ero contento di stare a casa da scuola e non avevo compreso la gravità della cosa. Adesso vorrei che si tornasse alla normalità. Mi sono accorto che mi manca molto la scuola con le lezioni alla “vecchia maniera”, l’intervallo, i viaggi in autobus per andare a scuola. Tutte cose a cui prima non davo valore. Mi manca la quotidianità di tutti i giorni: andare a scuola, fare i compiti, andare a basket, vedere gli amici. I miei genitori lavorano in ospedale e devono continuare ad andare al lavoro e io tutte le mattine sono a casa da solo e mi sento molto triste, mi rendo conto che stare sempre in casa mi ha fatto diventare pigro. La novità delle lezioni a distanza mi ha suscitato tante emozioni. Ero molto eccitato per la novità della cosa. La lezione di storia mi è piaciuta molto, anche se ho trovato un po’ difficile seguire tutto. Vedere la prof che spiega è diverso che solo sentirla!

ANONIMO, 2E

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Sembra un film. Sono giorni così strani che sembra non siano reali. Bisogna stare in casa, bisogna cercare di non parlare con nessuno… di non vedere nessuno. Da una parte mi piace stare in casa a guardare la TV, ma dall’altra spero che tutto ciò possa tornare alla normalità nel minor tempo possibile, perché ora come ora mi manca tanto la quotidianità. Mi manca la mia chiassosissima classe a cui in fondo voglio un mondo di bene, anche i professori che, pur essendo qualche volta severi, ci stanno insegnando tutto ciò che ci servirà nella vita, le mie compagne di pallavolo e tante altre cose, ma non importa, perché so che riusciremo a superare anche questo ostacolo. Per rimanere in pari con il progetto scolastico usiamo le lezione virtuali, efficaci per ascoltare anche se talvolta è difficile intervenire per qualche strano problema tecnico dei vari computer.

VITTORIA, 2E

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Questa situazione devo ammettere che mi mette un po’ di ansia, perché se siamo costretti a rimanere chiusi in casa e mantenere le distanze da tutti vuol dire che questa influenza è abbastanza grave. Per noi alunni ci potrebbero essere dei lati positivi, come stare in casa a farsi una maratona di film, ma dobbiamo fare anche i compiti che giustamente i professori ci danno. Per gli adulti invece potrebbe essere più grave perché devono lavorare a casa, devono fare la spesa, se devono uscire sono obbligati ad avere l’autocertificazione… Però, il fatto di stare chiusi in casa aiuta noi alunni a diventare più autonomi, ad esempio con i compiti e i professori che ci danno fiducia lasciandoceli. Probabilmente quando potremo di nuovo uscire a fare passeggiate con i nostri amici avremo modo di gustarcele di più, e anche solo la brioche del nostro bar preferito avrà un sapore migliore (secondo noi, ma sarà sempre la stessa).

ANONIMO, 2E

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Questa situazione mi preoccupa, perché non si può uscire, dobbiamo anche mantenere le distanze e rispettare le norme igieniche. Sabato scorso ero in centro perché dovevo prendere qualcosa dal PAM, la cosa mi metteva ansia perché la strada era quasi vuota, c’erano meno di una decina di persone. Il lato positivo è che si sta a casa a rilassarsi, a giocare alla Play e guardare la TV. Il lato negativo è che siamo costretti a rimanere a casa e a non uscire, e dobbiamo seguire le lezioni tramite piattaforme digitali. Usare la piattaforma digitale è bello, ma non è come stare in classe, con i compagni e la prof che spiega. Spero proprio che le scuole riaprono al più presto, ma noi dobbiamo rispettare le regole, e dobbiamo cercare di aiutare gli anziani perché sono i più soggetti a prendere il virus. #DISTANTIMAUNITI

ANONIMO, 2E

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Io sono un po’ preoccupato per questa situazione, perché questo virus si sta diffondendo molto velocemente. Non ci si può più vedere con i propri amici e bisogna stare a casa a non far nulla o a guardare la TV o stare al cellulare. Non si va nemmeno più a scuola, però facciamo lezioni virtuali con la prof e con i nostri compagni e a me questa cosa piace molto. Secondo me per gli adulti è un po’ più difficile gestire la situazione, perché si devono occupare di noi e lavorare da casa. Spero che questo virus se ne vada al più presto in modo da poter ritornare alla vita normale.

ANONIMO, 2E

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Io all’inizio della chiusura della scuola ero contenta, non ero molto preoccupata e non credevo che questa quarantena durasse tanto. Quando le prof hanno iniziato a caricare su nuvola [il registro elettronico dell’Istituto, ndr] e poi su classroom ho iniziato a preoccuparmi sempre di più ed ora che siamo in quarantena sono molto in ansia. Nonostante tutto, secondo me ci sono dei punti positivi, per esempio abbiamo imparato ad usare nuove piattaforme come Google Meet che io non conoscevo. Secondo me fare le video lezioni è meglio delle lezioni normali, perché non si crea il casino che normalmente viene in classe quando parliamo uno sopra l’altro. Ma ci sono anche punti negativi, per esempio che abbiamo perso una settimana, se non più, di scuola senza fare molto perché era l’inizio della chiusura delle scuole e non si credeva che questa situazione sarebbe durata ancora a lungo. Inoltre, penso agli studenti che quest’anno hanno gli esami di licenza media o la maturità, altri rischiano di non riuscire a finire il programma e avranno meno tempo per studiare e per prepararsi a questo grande esame. Spero che tutto questo finisca presto e che si trovi il vaccino, anche se detto da me non è molto credibile per colpa della mia grande paura degli aghi, ma comunque spero anche che il caldo abbatta un po’ il virus e che i casi diminuiscano. Nel mentre, noi dobbiamo tenere duro, essere fiduciosi e sperare che si trovi una cura.

MARGHERITA, 2E

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Io sono un po in ansia, al’ inizio quando hanno chiuso le scuole ero contento ma anche preoccupato, perché se chiudono le scuole significa che c’è qualcosa di grave. Poi, quando le prof mettono i compiti su nuvola [il registro elettronico dell’Istituto, ndr] o su classroom, mi preoccupo perché penso che siano difficili e che non riesco a farli. Ma poi mentre li faccio mi accorgo che non è cosi, però più la scuola rimane chiusa, più difficile diventa. Ora che abbiamo iniziato a fare le video lezioni è più facile, non sarà come andare a scuola pero riusciamo a capirci.

ANONIMO, 2E

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All’inizio della chiusura della scuola non davo molta importanza a questo virus, infatti ero contenta di potermi riposare qualche giorno, ma con l’aumento delle settimane e dei casi, ho cominciato a preoccuparmi seriamente e diventare consapevole della gravità della situazione. Ma mi sono veramente allarmata quando mi è stato detto che non potevo più: usciere, vedere i miei amici e andare a danza. Mi manca molto tornare alla normalità, alle mie abitudini e anche se non l’avrei mai detto mi manca anche tornare a scuola. In questi giorni si stanno sperimentando diverse forme di scuola a distanza, come ad esempio Google Meet: uno dei lati positivi è che mentre i prof spiegano si crea molta meno confusione di quella che c’è in classe e quindi si riesce a capire meglio; mentre uno dei lati negativi è che comunque non è come stare in classe con i propri compagni. Anche se questa situazione mette a tutti molta ansia, bisogna cercare di mantenere la calma, sperare che i casi diminuiscano e cercare di aiutare, restando in casa e non vedendo nessuno per un po’, che è molto difficile, però così ci saranno meno malati.

LUCILLA, 2E

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All’inizio di quarantena, io ero molto felice di poter restare a casa, e anche un po’ riposare. Ma dopo una, due settimane, io stavo iniziando a capire che questo caso è davvero grave. E’ iniziato un caos, tante fake news, eccetera. Io pensavo che fosse soltanto una settimana di quarantena, al massimo due, però siamo già alla terza settimana. La prof ha iniziato a dare dei compiti su classroom, e su nuvola [il registro elettronico dell’Istituto, ndr]. Adesso noi abbiamo delle lezioni sui Google Meet. A me sono piaciute tanto le lezioni su Google Meet, se noi continuiamo così, noi non restiamo indietro. Speriamo che tutto andrà bene.

VASA, 2E

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All’inizio della quarantena ero molto felice, perché mi sono detta che niente scuola significava niente compiti, perché se le prof non potevano spiegare non potevano darci i compiti. Poi dopo qualche giorno di quarantena mi sono resa conto che era una seccatura stare a casa, poi ci hanno riempito di compiti. Avevo capito che questo virus era davvero grave per noi. Dopo altre due settimane avevo sentito dire al telegiornale che i contagiati aumentavano e il governo aveva ordinato a tutti di rimanere a casa e di uscire solo per andare a fare la spesa o per lavorare, allora era ancora più noioso. Poi ho pensato: “Ma non resteremo indietro con il programma di 2^ media?”, allora con Google Meet abbiamo iniziato a fare le videolezioni , e così noi non siamo più indietro con il programma. Speriamo che tutto vada per il meglio.

MARTINA, 2E

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All’inizio, quando è arrivata la notizia che avrebbero chiuso le scuole, io ero felice perché visto che avevo tante verifiche quella settimana ed ero un po’ indietro con lo studio, sarebbe stata l’occasione per fare tutto. Ma quando la situazione è diventata più seria, cioè quando hanno detto che la quarantena doveva essere prolungata, ho avuto un po’ più di paura, ma i miei genitori mi hanno detto che seguendo le regole che continuano a ripetere in televisione, come lavare spesso e bene le mani, non avvicinarsi agli altri più di un metro e stare a casa, non avrei dovuto temere niente. Mi sono reso conto che non andare a scuola è molto noioso. Quando si va a scuola vorremmo avere le vacanze e non si vuole andare a scuola, ma poi, quando sei costretto a stare a casa, di tutto questo tempo non sai cosa farne. Secondo me i lati positivi nell’usare le applicazioni come Google meet sono che non rimaniamo troppo indietro con il programma scolastico e possiamo continuare a studiare anche non vedendoci fisicamente. Possiamo anche ricreare la nostra classe nella nostra camera, ed è molto bello. L’aspetto negativo è che stare seduti ad una scrivania con il computer è molto diverso che stare in un banco col proprio compagno o il proprio migliore amico. Mi manca la vicinanza dei miei amici e anche dei miei professori!

SIMONE, 2E

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Quando mi è arrivata la notizia del coronavirus e della chiusura delle scuole ero spaventato, perché la chiusura voleva dire che il coronavirus era arrivato in Italia e in Emilia Romagna, ma anche molto felice di non dover andare a scuola 30 ore la settimana. La prima settimana ero felice di stare a casa, però quando le cose si sono messe male e il coronavirus è arrivato a Reggio Emilia sono diventato più preoccupato. Stare a casa in questo periodo un po’ mi annoia, perché non si va a scuola e non ho tante cose da fare, perché non si può avere persone ospiti a casa, ma è bello poiché ci si può riposare anziché stare a scuola sei ore e mangiare alle due. Le lezioni su Google Meet sono un’idea fantastica, perché a differenza dei video della lezione si può parlare con i prof e chiedere spiegazioni, e inoltre non c’è bisogno di svegliarsi presto per andare a scuola. Il lato positivo di questa quarantena secondo me è riposarsi a casa e divertirsi, cosa che di solito c’è solo durante le vacanze pasquali, natalizie e estive. Un po’ di riposo senza andare a scuola è piacevole. E’ anche più bello fare scuola a casa. D’altronde, però, stare a casa è più bello durante le vacanze festive poiché si sta con le altre persone e ci sono le feste. Il vero lato positivo è non contagiarsi e stare bene senza malattie. Il lato negativo della quarantena, invece, è che non si possono vedere amici, parenti, compagni, prof e la spesa – se si ordina online – arriva una settimana e mezzo dopo. Stare a casa così tanto, in fondo, qualche volta è un po’ noioso. Il mio giudizio complessivo è: in questa quarantena trovo il tempo di fare molte cose che mi piacciono, che farei poco o quasi per niente quando si va a scuola. Io, a differenza degli altri, non approfitto a svegliarmi tardi (anche quando non ci sono videolezioni alle 8.00), poiché io mi sveglio sempre presto, per godermi di più la giornata. La scuola a distanza per me è un buon metodo, anche se è totalmente diverso dalla scuola vera.

PAOLO, 2E

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I lati positivi sono che si può fare lezione con app apposta per la scuola e si può sempre studiare. I lati negativi sono che alcuni studenti potrebbero saltare la lezione, non capire bene a causa dell’audio.

LUIS, 1B

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A me l’esperimento “scuola a distanza” piace, anche se ci sono cose positive e cose negative. Le cose positive sono: Il fatto che non ci siamo scoraggiati e abbiamo continuato la nostra vita scolastica; non rimaniamo indietro con gli argomenti svolti. Le cose negative sono che: non ci possiamo vedere come prima; non possiamo fare le scivolate dopo un’ora di studio. A me manca un sacco il gruppo che si è fatto, anzi non un gruppo, non una classe, ma UNA FAMIGLIA con 27 alunni e 6 insegnanti. Spero che questo virus se ne andrà al più presto. Ricordatevi che SIAMO UN GRUPPO MAI ESISTITO AL MONDO E NON SARÀ UN VIRUS A FERMARCI! SIAMO UNICI, SIETE UNICI. VI SALUTO TANTO!!!!

FEDERICA HAMAT, 1B

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A me non piace la scuola a distanza, ma adesso mi sto abituando perché faccio anche chiesa a distanza, ma almeno aiuta per fare i compiti più velocemente. Non mi piace perché è meglio parlare faccia a faccia con le persone, così capisci meglio.

ELIZABETH IWAYE, 1B

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A causa di quello che sta succedendo in questo periodo in Italia e nel resto del mondo, la diffusione del Coronavirus, noi studenti dobbiamo restare a casa da scuola, così come tutte le altre persone, le quali devono rimanere in casa per evitare che il virus si diffonda. Rimanendo a casa mi rendo conto che purtroppo noi studenti perderemo tantissime lezioni importanti per i nostri studi, mi mancano pero’ anche i miei compagni e i professori che spero di rivedere al più presto. Mi accorgo però che i miei Professori stanno facendo di tutto per fare in modo che noi non rimaniamo cosi tanto indietro con gli studi, infatti in questi giorni stanno arrivando attraverso la mail del circuito scolastico una serie di compiti da fare a casa con il PC per poi rispedirli a loro per la correzione. Facendo i compiti da casa purtroppo mi accorgo di distrarmi molto e a volte di non essere concentrato così come se fossi a scuola, inoltre mi mancano i suggerimenti dei Professori. C’è di bello che mi posso svegliare un po’ più tardi del solito e fare i compiti quando lo decido io. Nonostante il brutto momento che stiamo vivendo per colpa del Coronavirus e la mancanza dei miei compagni e dei professori, penso che l’idea di studiare e fare i compiti attraverso il PC da casa non sia una cattiva idea, e che si potrebbe prolungare anche dopo questa emergenza.

DIEGO, 1B

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Nella scuola a distanza gli aspetti positivi sono: gli alunni non spengono il cervello; in questo modo è come se fossero a scuola; la classe va avanti col programma; i professori riescono ad assicurarsi che tutti gli alunni ricevano e svolgano i compiti; i professori riescono a dare voti. Gli aspetti negativi sono: alcuni alunni non vogliono partecipare e non partecipano; alcuni alunni non possono partecipare; mi manca non vedere gli amici di persona; non fare motoria; non fare l’intervallo; non fare alternativa [la materia alternativa all’insegnamento della religione cattolica, ndr].

Secondo me la scuola a distanza è una cosa giusta da fare in questo periodo,ma bisognerebbe farla anche quando uno è assente. Bisogna anche trovare soluzioni per quelli che non possono o non riescono ad accedere alle lezioni. Secondo me i professori dovrebbero mettersi d’accordo per i compiti e per le lezioni.

DANIELE, 1B

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Dal 24 febbraio le scuole sono chiuse a causa del CORONAVIRUS che si sta diffondendo in Italia e nel mondo. Restare a casa, non poter uscire e non poter incontrare nessuno sono, secondo me, gli aspetti negativi di questo periodo. A dire la verità io mi annoio parecchio a casa perché a scuola si sta in compagnia mentre a casa non posso parlare con nessuno; mi manca il potersi avvicinare agli amici senza preoccupazioni. La prima settimana senza scuola io ero felice come qualsiasi altro bambino o ragazzo, credo, ma poi dopo tre quattro giorni ho iniziato ad annoiarmi, perché non potevo neanche andare a giocare a calcio. Grazie alla tecnologia noi ragazzi riusciamo a fare i compiti e a studiare quello che ci assegnano i professori; in questo modo non si rimane indietro con gli argomenti scolastici e il nostro cervello non si abitua a riposarsi troppo. Mi sono reso conto che avendo più tempo da dedicare a ogni materia posso approfondire meglio l’argomento di cui si sta trattando, senza avere la preoccupazione che la campanella suoni e che tu debba mettere tutto via perché c’è il cambio di professore. Un’altra cosa positiva della scuola a distanza è l’uso di YouTube per imparare cose nuove e interessanti, per me è stato molto utile perché non mi sono annoiato. Ovviamente però mi mancano i consigli e suggerimenti dei professori, spero di rivedervi presto e di ricominciare le lezioni con tutti i miei compagni.

LORENZO, 1B

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Visto che la scuola è chiusa e ci sono varie situazioni in corso, ci sono lati positivi ma anche negativi. I lati positivi sono che resti un po’ di più con la tua famiglia, mentre le altre volte la vedevi solo alla sera quando arrivavano tutti dal lavoro o al mattino a fare colazione, invece adesso li vedo tutto il giorno. Poi adesso posso stare e giocare un po’ di più con mio fratello e stare un po’ di più con il mio cane, ogni tanto si va a fare una breve passeggiata per passare il tempo e far fare un giretto con il mio cane, poi ci sono i compiti che ti fanno passare un po’ il tempo e sono anche a volte divertenti. ; ) In tutto questo ci sono anche i lati negativi, purtroppo: non si può uscire di casa per molto tempo e non poter vedere più i miei amici sia di scuola che di rugby. Mi manca girare in bici, soprattutto nelle giornate di sole, mi manca essere libero di fare quello che di solito facevo tutti i giorni. Intanto però rispetto le regole e resto in casa per il bene di tutti, anche dei miei familiari.

SAMUEL, 1B

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Secondo me fare scuola da casa non è male, ma ci sono aspetti negativi e positivi. Gli aspetti positivi sono che ci si può svegliare quando vogliamo, possiamo fare tutto con calma e posso stare al calduccio (a scuola c’è freddissimo). Le cose negative sono che non posso vedere i miei amici, devo stare sempre in casa e non posso fare sport. Comunque il CORONAVIRUS poteva starsene a casa sua, ma nonostante tutto passerà e sarà quasi tutto come prima tranne una cosa: l’inquinamento che sta già migliorando.

IRENE, 1B

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All’inizio pensavo che un po’ di “vacanza” mi avrebbe fatto solo bene, ma dopo solo una settimana non ne potevo più di stare chiusa in casa tutto il giorno. Non credevo che la passeggiata in centro al sabato mattina mi potesse mancare così tanto! Le videolezioni, secondo me, sono un ottimo modo per non rimanere indietro col programma e per vederci ed interagire con i prof e con i compagni. A me, sinceramente, le videolezioni piacciono forse di più delle lezioni normali e mi sembra che mi venga più facile partecipare e stare concentrata; però, dall’altro lato, mi manca la mia routine quotidiana: andare a scuola, vedere i miei amici e ogni tanto andare fuori a pranzo con le amiche. Inoltre devo ammettere che il fatto di dover usare il computer per le videolezioni e per inviare i compiti mi sta aiutando molto ad abituarmi ad usarlo. PRO: impariamo ad usare strumenti e app che ci potrebbero servire in futuro, sia per le superiori ma anche in campo lavorativo; facciamo lezione da casa quindi siamo un po’ più rilassati; siamo più interessati, concentrati e invogliati a fare i compiti (cosa molto rara, lol); i prof riescono a vedere meglio gli studenti se stanno attenti o meno (ma forse questo dovrei metterlo nei “contro”) CONTRO: sebbene le videolezioni siano molto innovative e ci possiamo anche vedere, non è come la lezione dal vivo; ho notato che faccio più fatica a stare al passo con i compiti; visto che non si riesce a fare videolezioni per tutte le materie, per noi studenti è difficile seguire corsi in cui, in assenza della lezione, non riusciamo a capire bene se abbiamo capito l’argomento da studiare e in cosa sbagliamo.

BIANCA, 3D

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I pro di fare scuola da casa? Mi piace perché è meno impegnativo; ieri per esempio mi sono alzato alle dieci e mezza, ho iniziato i compiti alle undici e li ho finiti alle dodici e mezza… quindi capite anche voi che si lavora meno, perché a scuola sei giorni su sette si fanno cinque ore, a casa invece è più rilassante. La mia giornata tipo comincia con la sveglia alle 9.00, dopo la colazione un po’ di svago e alle 10.00-10.30 inizio i compiti, che faccio per un’ora e mezza circa al mattino e per due ore al pomeriggio, partendo alle tre e mezza circa e finendo più o meno alle sei. Mi piace studiare a casa anche perché uso molto di più gli strumenti informatici, come ad esempio il computer che prima non usavo mai, così saprò utilizzarlo meglio anche a scuola. I contro di fare scuola da casa? Non mi piace perché ci assegnano molti più compiti. Di solito a scuola ci danno da studiare tre o quattro pagine e due o tre esercizi, invece ora che siamo a casa ci danno da studiare cinque o sei pagine e due pagine di esercizi, lo so non c’è molta differenza, ma sono sempre di più di prima. Inoltre ci danno anche da fare molte cose al computer che io non so usare tanto bene, anche se mi diverto a provarci, per esempio quando scrivo con la tastiera sembro una lumaca e non sono molto bravo neppure ad incollare le immagini su un documento, cosa che mi avevano insegnato le mie compagne di classe, ma ora me lo sono dimenticato, così ogni volta devo chiederlo ai miei genitori. Credo comunque che si tratti di fare allenamento, con la pratica sono sicuro che diventerò più veloce e più bravo. Un’altra cosa negativa di fare scuola a casa è non vedere i miei compagni di classe, certo fare lezione on-line mi permette di vederli in chat ma non è la stessa cosa…

LUCA, 1A

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La cosa negativa è che nn posso vedere le prof e gli amici e anche che abbiamo più compiti. La cosa positiva è che possiamo stare a casa a dormire fino a più tardi e guardare i libri. Però mi mancate, preferisco stare a scuola.

SHI SHI, 1A

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Per me gli aspetti positivi non ci sono, perché imparo di più quando ci sono le prof e i miei compagni. Gli aspetti negativi sono: abbiamo più compiti, si fa fatica ad aggiornarsi e a tenere il passo con il ritmo delle pubblicazioni, si deve essere sempre connessi (non sempre è facile).

GIULIA, 1A

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Secondo me è una buona occasione per imparare ad utilizzare i nuovi apparecchi tecnologici, che sono molto utili. D’altra parte non si va a scuola e quindi – quando ci ritorneremo (se ci ritorneremo) – avremo preso un po’ l’abitudine. Non so, magari sono solo io, ma mi sento più appesantito di cose da fare ora rispetto a prima…

FEDERICO, 1A

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L’aspetto positivo è che si riesca comunque a svolgere i compiti senza rimanere indietro col programma, con le video conferenze possiamo avere dei chiarimenti ma in questa “classe virtuale” manca un vero contatto fisico e non ci si guarda negli occhi se non tramite lo schermo. Alcuni ragazzi non hanno ancora l’accesso a internet e si sentono isolati e poco aggiornati.

AGATA, 1A

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Questa scuola a distanza ha aspetti positivi e negativi. Ovviamente ci sono più aspetti negativi, perché non si vedono più gli amici e le prof, e ti annoi a studiare senza le riflessioni o i commenti dei propri compagni, ti distrai più in fretta e poi ti mancano le aggiunte della prof. L’aspetto positivo è che impari a imparare da solo.

SARA,1A

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Secondo me gli aspetti positivi non sono molti, ma qualcuno c’è; per esempio puoi dormire di più e hai un po’ più tempo per fare i compiti, ma di sicuro sono di più gli aspetti negativi. Non li elenco tutti, altrimenti questa risposta diventa un tema, ma farò qualche esempio: credo che le lezioni dal vivo siano più efficaci e che a scuola comunque ci sono dei compagni di classe e non ti annoi mai. Detto ciò, concludo dicendo che complessivamente è una buona occasione per dormire e ricaricare le “batterie”, anche se ci si annoia un po’ la salute viene prima di tutto!!

AGATA, 1E

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Positivi: si può andare avanti col programma; negativo: è poco comprensibile.

AURORA, 1E

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Secondo me è giusto: così noi ragazzi possiamo imparare a usare di più il computer per usi corretti invece di vedere le stupidaggini che di solito guardiamo. Può essere anche negativo, perché con questo metodo le persone (dico quello che succede a me) stanno spesso attaccate al computer per poi non fare altro. Per me comunque è giusto, perché sennò io mi sarei dimenticata già tutto della scuola!!

LAVINIA, 1E

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Secondo me ci sono solo cose negative (per voi insegnanti) nella didattica a distanza. Infatti nella scuola reale si fanno più cose e quindi si fanno anche più verifiche e interrogazioni (quindi voi avete più voti su cui basarvi per le pagelle). La cosa negativa per noi alunni è che riusciamo a capire meglio dal vivo che dal video. In sintesi penso che la scuola reale sia più efficace e che nella didattica a distanza si facciano poche cose.

LUCA, 1E

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Positivi: riusciamo a imparare da casa. Negativi: si capisce molto meno perché non puoi fare interventi, ti ritrovi sommerso dai compiti (li faccio tutta mattina e anche al pomeriggio) e io mi ritrovo anche con google documenti che non va! Quindi è molto meglio la scuola normale!

FILIPPO, 1E

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Gli aspetti positivi sono che così non si resta indietro col programma scolastico e poi le ”lezioni” durano pochi minuti, senza tutte le domande varie e i commenti; quelli negativi sono che non è come stare veramente in classe… cioè in classe siamo tutti insieme, stiamo insieme e inoltre, cosa non da meno, si possono fare domande più chiaramente. Comunque in generale non è una cattiva idea.

VIOLA ,1E

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Il positivo è che possiamo rilassarci, ma il negativo è che non posso vedere dal vivo i miei amici e le mie prof.

MOHAB, 1E

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E’ bellissimo lavorare a computer, ma è impegnativo gestire sia classroom che nuvola [il registro elettronico dell’Istituto, ndr].

ELYAS, 1E

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A mio parere è bello stare a casa, ma un problema di non andare a scuola è che non ci sono le spiegazioni dei prof. Poi mi dispiace anche stare a casa, perché ho fin troppo tempo libero.

ALBERTO, 1E

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Secondo me le cose positive possono essere: avere il proprio tempo per i propri interessi (io sto giocando molto a carte). Invece le cose negative sono che il programma scolastico sta rallentando, che è difficile usare il computer al posto dei libri cartacei; alcuni non hanno il computer o non si iscrivono ai corsi di classroom e non fanno i compiti.

EMANUELE, 1E

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In questi giorni abbiamo iniziato a usare Classroom e Nuvola [il registro elettronico dell’Istituto, ndr] in modo più intenso; certo bisogna stare attenti a non perdere i pezzi, visto che ci sono alcuni compiti su Classroom e altri su Nuvola. Sono contenta che ci siano anche delle video-lezioni: mi piace sentire le spiegazioni proprio dalla voce dei miei insegnanti, è stato emozionante risentirli! Ho trovato utile il fatto di poter riguardare più volte la lezione. Mi piace anche il fatto di poter comunque inviare domande agli insegnanti: questo mantiene un contatto. In questo momento ci stiamo abituando ad usare di più le nuove tecnologie, e questo è un bene, ma più passa il tempo e più rimpiangiamo la scuola dal vivo. Senza confrontarsi con gli altri secondo me si impara di meno, e comunque in modo più triste. Le lezioni in classe a volte sono caotiche e perdiamo tempo per riuscire a concentrarci tutti, ma comunque ci sentiamo parte di una classe che lavora insieme.

BEATRICE, 1E

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Le immagini di questo articolo sono disegni di Ying (3E, a.s. 2019/2020) per le lezioni di Arte. 

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