Quando si prova a scrivere delle storie, siano esse favole, fiabe, racconti di avventura o di altro genere, ci si imbatte presto nel discorso diretto o indiretto. Due o più personaggi si incontrano e si dicono qualcosa. Dire, appunto, è il verbo che domina incontrastato in questi dialoghi. Lui disse, lei disse, poi lui disse, infine essi dissero.
Con la classe 1D (IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia, a.s. 2020/2021) abbiamo iniziato a contrastare il dominio del verbo “dire”, perché ci siamo accorti che i modi e i motivi per cui si parla possono essere tanti e anche molto diversi tra loro. All’inizio, con la prof Martina, si trattava di trovare solo qualche sinonimo, poi la classe si è appassionata quando siamo arrivati a più di cinquanta “modi di dire dire”. Le alunne Camilla e Maya hanno accettato la sfida e hanno continuato a casa per superare la soglia dei cento, e i prof. Marco e Francesca, dando una sistemata all’elenco che diventava sempre più lungo, hanno proposto questa classificazione provvisoria di più di duecentocinquanta verbi, ciascuno con la propria sfumatura di significato.
Abbiamo una lingua straordinariamente ricca, dunque mai dire dire…
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visto che l’ultimo verbo dell’elenco è continuare, il nostro attento lettore Francesco ci suggerisce…
accennare (DIRE CON INCERTEZZA)
accogliere (DIRE BENE)
provocare (DIRE MALE)