Nilde con noi

Nilde iotti, la ragazza dalle spalle larghe

Noi siamo due ragazze della classe 2E dell’Istituto secondario Leonardo da Vinci e scriveremo di Nilde Iotti. Dal 4 dicembre 2020 abbiamo iniziato un progetto che prevedeva una serie di conferenze online con gli onorevoli Violante, Cartabia, Montecchi e Turco.

Durante questi incontri gli onorevoli ci hanno parlato di Nilde Iotti, perché tutti l’hanno conosciuta in modi differenti, siccome è stata la prima donna presidente della Camera dei Deputati e che contribuì a scrivere la Costituzione Italiana. E ora faremo un riassunto di ciò che hanno detto.

IL SUO VOLTO DI DONNA SPICCA IN UN OCEANO DI VOLTI MASCHILI

Nacque nel 1920, suo padre si chiamava Egidio e sua madre Alberta, ed erano entrambi antifascisti, infatti suo padre diceva sempre ”meglio i preti che i fascisti”, perciò la mandò a una scuola cattolica, nella quale vinse una borsa di studio, e grazie ad essa proseguì gli studi all’’università cristiana di Milano, dove conobbe il professor Dossetti che le insegnò il pluralismo.

Intorno al 1930 Egidio fu licenziato a causa del suo impegno politico e poco dopo nel 1934 morì. Intanto Nilde Iotti proseguì i suoi studi e si laureò in Lettere nel 1942.

Nel 1946 Nilde Iotti partecipò all’Assemblea Costituente, in cui si scrisse la nostra Costituzione. Nel 1974 invece conobbe Livia Turco partecipando alla campagna sul divorzio, a un comizio per promuovere l’idea di una nuova famiglia.

Era del Partito Comunista: nel 1984, quando morì il segretario del PCI (Partito Comunista Italiano) Enrico Berlinguer, tutti erano piuttosto scombussolati da questo evento, che però non cambiò le idee di Nilde. Morì nel 1999, per arresto cardiaco, a 79 anni, due settimane dopo aver presentato le sue dimissioni alla Camera dei Deputati, nelle mani dell’onorevole Violante.

SI COMBATTONO LE IDEE E NON LE PERSONE

La classe 2A in videolezione con l’On. Elena Montecchi, IC Da Vinci, Reggio Emilia, dicembre 2020.

Nilde Iotti era in un partito di sinistra, precisamente nel Partito Comunista, mentre lei ne faceva parte, ci furono una carrettata di attacchi da parte delle Brigate Rosse (del terrorismo), che portarono alla morte di Aldo Moro. Fu una delle ventuno donne che contribuirono a scrivere la Costituzione, in particolare gli articoli 29, 30, 31, ma soprattutto l’articolo 3: ”Riconoscimento della parità e dei diritti di ciascun residente in italia senza distinzioni di: sesso, età, religione, razza…”.

Si battè per l’introduzione delle cosiddette QUOTE ROSA: la percentuale (30%) minima di donne nei partiti, nelle elezioni e in Parlamento, “non per tutela delle donne, ma per garanzia”. Si sposò con Palmiro Togliatti e adottò Marisa Malagoli-Togliatti (Presidente della fondazione Nilde Iotti), la quale aveva un fratello che faceva l’operaio che era morto, ucciso dallo Stato; Nilde e Palmiro prendono Marisa a loro carico e aiutano economicamente la sua famiglia.

Quando Nilde Iotti divenne presidente della Camera dei Deputati, ma anche prima, applicò la politica per il bene comune che è una politica secondo la quale sono più importanti gli interessi del popolo di quelli personali.

Concludiamo l’articolo con un nostro pensiero: Nilde è stata una ragazza forte, anche se molti le dicevano che non ci sarebbe riuscita, lei ha alzato la testa e non si è lasciata intimidire. Per questo la ammiriamo e l’abbiamo soprannominata, anche noi, ”la ragazza dalle spalle larghe“.

SARA e AGATA, 2021

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Nilde Iotti, la figlia di Reggio e non solo

Nilde Iotti, nata nel 1920 e morta 1999, è un chiaro esempio femminista e di giustizia per tutta l’italia. Nilde nacque durante la prima guerra mondiale: imparò da subito cosa significasse non essere ascoltati e, di conseguenza, non essere presi in considerazione. Credeva nei valori della famiglia e dello studio, studiò nella scuola Principessa di Napoli (che ora è l’Istituto Matilde di Canossa): tutto quello che ha studiato e il modo in cui lo ha fatto l’ha resa ciò che era ed è tutt’ora. Durante la sua carica parlamentare raccontava spesso dell’iconica frase che gli diceva suo padre: “Studia Nilde! Studia! Studia ancora, ti servirà”.

Nilde e il regime fascista

Quando, nel 1939, Nilde deve prepararsi al Diploma magistrale, ci troviamo sotto il regime fascista in Italia. Tutto era censurato secondo una sola idea, e Nilde capisce quanto pesi una dittatura. Anche solo per cercare un comune libro per la scuola, lei dovette girare Reggio per avere il consenso. In quel periodo i suoi insegnanti, come per esempio Lina Cecchini, erano antifascisti e da qui Nilde formulò le sue prime tesi. Tutto ciò, seppur pesante da affrontare, le fece capire e apprendere i valori in cui lei credeva: da qui lei iniziò ad ascoltare le persone, a capire il significato della parola empatia.

Nel 1938 le leggi razziali presero il sopravvento sull’italia e su Reggio Emilia; all’università portò una tesi che rispecchiava la nazione.

Nilde nella resistenza

Inverno 1942: Nilde vide per la prima volta la fame negli occhi delle persone, sentì sulla sua pelle il desiderio di fare qualcosa; prese parte alla resistenza. Aiutò le famiglie che non avevano soldi e che avevano subìto i danni della guerra. Molte di queste famiglie avevano perso il padre e in quella società le donne non venivano ascoltate. Nel 1943 i soldati italiani vennero deportati nei campi di prigionia tedeschi; fu una situazione difficile, il cibo era scarso e le famiglie distrutte aumentavano giorno dopo giorno. Dopo la liberazione circa il 63% delle famiglie erano povere, soprattutto perché le donne, non avendo più i propri mariti, non potevano guadagnarsi da vivere secondo la società.

In quel periodo, Nilde decise di creare una associazione che formava i giovani e le giovani scolasticamente e spiritualmente: un’associazione che va avanti ancora oggi. Di queste esperienze ne parlò sempre, lei credeva che alla base di tutto ci dovesse essere il dialogo.

Nell’Assemblea Costituente

Nel 1946 venne chiamata, insieme a pochissime altre donne, per scrivere la Costituzione Italiana. Nell’Assemblea Costituente fece sentire la sua voce: con i modi giusti, portò avanti le sue tesi che parlavano soprattutto dei diritti delle donne in un’assemblea piena di uomini. Dimostrò tenacia, doti di leadership, autorevolezza ed empatia: tutto ciò che la rispecchiava e la rispecchia tuttora.

Ritratto di Nilde Iotti dell’illustratore Joe Eula, pubblicata sulla rivista Cosmopolitan (1986), da Wikipedia.

Nilde presidente della Camera dei Deputati

Nel 1948 divenne presidente della Camera dei Deputati: il secondo incarico del Parlamento. Durante la sua carica diede voce ad altri partiti, pur avendo idee molto diverse dalle sue. Venne accusata di presunto “tradimento” da parte del suo partito, ma lei riuscì a far capire quello in cui lei credeva e fece rendere conto di quanto fosse matura e saggia.

Nilde una femminista

Nilde non scordò mai cosa significasse non avere diritto di parola o qualche altro diritto, visse in una civiltà nella quale si proibiva alle donne di fare qualsiasi cosa: così iniziò a lottare per i loro diritti. Durante le sue cariche parlamentari diede potere alle donne, istituendo alcuni dei più importanti diritti per una donna. Approvava la legge del divorzio, sull’aborto, e diede spazio alle donne casalinghe. Non smise mai di mostrare la sua femminilità: in aula si metteva tranquillamente il rossetto ed entrava con i suoi bei capelli vaporosi.

Nilde e Togliatti

Nilde si fidanzò con Palmiro Togliatti intorno agli anni ’70: non si sposò con lui dato che la legge sul divorzio non era ancora stata approvata. I due avevano un bellissimo rapporto; Togliatti aveva sempre ispirato Nilde soprattutto in età adolescenziale. Lui condivideva le sue idee e si “spronavano” a vicenda.

Nilde anche una mamma

Quando era presidente della Camera dei Deputati, conobbe una famiglia che aveva bisogno di aiuto. Accusavano lo Stato di essere il responsabile del fatto di non riuscire a mantenere i loro figli e che ora doveva prendersi le proprie responsabilità: Nilde aiutò la famiglia adottando una delle figlie e trattando allo stesso modo gli altri figli. Lei dava una mano alle persone senza pregiudizi.

Nilde e le dimissioni

Nel 1998 Nilde Iotti scoprì di essere malata e, da persona saggia e matura quale era ed è, decise di dimettersi: la prima volta respinsero la domanda, così come la seconda, ma la terza l’onorevole Violante, presidente del Senato, con le lacrime agli occhi acconsentì. Tutti in quella sala si commossero per quanto fosse coraggiosa e determinata Nilde e tutto quel mix di emozioni finì in uno straordinario lungo e emozionante applauso.

Conclusioni

Nilde può anche non essere più con noi fisicamente: ma i suoi gesti, il suo coraggio, le sue doti riflessive, la sua innata leadership vivono a Reggio, vivono in italia, vivono nei ricordi dei fortunati che l’hanno conosciuta, vivono negli occhi di aspiranti politici/e che la prendono da esempio. Nilde rimarrà sempre con noi.

MARTINA e FILIPPO, 2021

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Nilde, un lavoro positivo

Un fotogramma del documentario di Peter Marcias, “Nilde Iotti, il tempo delle donne” (2020).

Quest’anno, abbiamo avuto degli incontri con molti onorevoli, che hanno avuto l’onore di conoscere la grandiosa Nilde Iotti. Questi politici sono Luciano Violante, Marta Cartabia, Elena Montecchi e Livia Turco. Loro ci hanno raccontato della vita di Nilde Iotti.

Lei è nata a Reggio Emilia il 10 Aprile 1920, dal padre Egidio e dalla madre Alberta. Il padre era un ferroviere antifascista. Lei studiò alla scuola Cattolica a Milano, perché il padre non voleva che andasse alla scuola fascista. Lì imparò ad ascoltare le altre persone, anche con opinioni diverse dalla sua. Questa capacità le servì anche in politica, infatti lei ascoltava anche gli altri partiti. Quando aveva 15 anni rimase orfana del padre ed ebbe problemi economici, infatti studiò grazie a delle borse di studio. Lei fece la tesi di laurea nel 1942-1943 sulle “Riforme” anche se c’era il fascismo, questo fu il suo primo atto coraggioso. Successivamente entrò in un gruppo di donne che aiutava le famiglie cadute in miseria, infatti anche Reggio Emilia nel 1945 fu bombardata. Lei fu anche una delle dirigenti della società che aiutava i bambini mandandoli all’asilo.

Nel 1946 lei era nel Consiglio Comunale di Reggio Emilia e anche nell’Assemblea Costituente. L’assemblea si tenne il 2 Giugno del 1946. Ne presero parte ventuno donne, che avevano l’obiettivo dell’uguaglianza dei sessi. Questo obiettivo è riportato soprattutto negli articoli 3 e 51.

Nilde Iotti a Bologna, davanti a un manifesto elettorale del PCI, 1958.

Si fidanzò con Palmiro Togliatti, anche se era sposato. Insieme adottano una bambina: Marisa Malagoli Togliatti. Adottarono la bambina perché la sua famiglia aveva dei gravi problemi economici. Nel 1974 lei e Togliatti parteciparono alla campagna per il divorzio. Dal 1969 al 1979 lei si impegnò nella costruzione dell’Unione Europea. Quegl’anni erano molto pesanti anche perché nel 1978 ci fu l’assassinio di Aldo Moro. Nel 1979 si impegnò anche nella costruzione del Parlamento Europeo. Nel 1984 le donne comuniste a Torino organizzarono la giornata delle donne, nello stesso anno morì Enrico Berlinguer che era il segretario del Partito Comunista. Nel 1999 lei si volle dimettere perché era malata. Le sue dimissioni due volte non furono accettate, la terza volta sì. Infine lei morì pochi giorni dopo, il 4 dicembre 1999.

Noi pensiamo che Nilde Iotti sia una delle donne più importanti della storia. Si fece chiamare “la donna con le spalle larghe”, infatti si fece notare molto in quel periodo in cui gli uomini avevano molti più diritti delle donne. Lei ci teneva molto all’Italia e fece di tutto per renderla un paese migliore, in cui tutti avevano gli stessi diritti. Infatti disse: “Ci sono le premesse per un lavoro positivo. Dobbiamo compierlo tutti avendo di mira il preminente interesse del nostro paese. Per questo lavoro saremo e dovremo essere giudicati”.

EMANUELE e LUCA, 2021

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In copertina una foto di Nilde Iotti tratta dal sito Cronache di Ordinario Razzismo; Le foto nell’articolo sono state scattate da Elena nella classe 2A ai Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia, dicembre 2020.

 

 

 

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