Il giovane Holden

Jerome David Salinger, Il giovane Holden, 1951 (tit. orig. The Catcher in the Rye).

“Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l’acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l’unica cosa che mi piacerebbe davvero fare. Lo so che è una pazzia.”

Il Giovane Holden, Cap. 23.

Holden Caufield odia due cose alla follia: l’ipocrisia e gli ipocriti. È stato espulso dall’ennesima scuola quest’anno, la Pencey, non tanto diversa dagli scorsi college da lui frequentati. Prima di riconciliarsi con la sua famiglia e affrontare i propri sentimenti, decide di trascorrere tre giorni a New York, in cui ripercorrerà tratti della sua vita e avrà riflessioni sull’essere proprio e altrui.

Holden camminerà su queste pagine come se fossero un campo di segale e spiegherà (in modo esplicito al lettore) ciò che lo turba, i suoi istinti e le sue idee (tutte ma proprio tutte, anche quelle piú campate per aria per intenderci), con lo scopo di trovare un ruolo, un posto nel mondo.

Ma come può trovare un posto nel mondo, qualcuno che un posto non lo ha? Solo tra le ultime pagine una risposta si avrà..

Ho trovato questo classico della letteratura americana molto interessante, di lessico semplice ma di narrazione piuttosto lenta, avendo descritto in duecentocinquanta pagine solo tre giorni. Ciò non vuol dire che sia noioso, descriverei questo romanzo addirittura come moderno, se devo dirla tutta. Per quel che riguarda la caratterizzazione del protagonista, a parer mio è davvero ben strutturata ed estremamente realistica.

Nonostante sia una persona piuttosto diversa da Holden, quasi tutto ciò che pensava riuscivo a comprenderlo davvero, forse per il fatto che sono un’adolescente e penso certe cose pure io, come Holden. Consiglio infatti di leggere questo libro alla mia età per capirlo pienamente, anche un adulto lo capirebbe, ma non alla perfezione perché l’essere un adolescente recita una grande parte nella comprensione di questo racconto.

ALICE, 2023

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In copertina: la copertina del libro nell’edizione originale del 1951, in una foto di Alicia Kim (tratta da Pinterest). L’autore aveva espressamente richiesto una copertina completamente bianca, senza illustrazioni, ma la sua volontà fu assecondata solo nel 1991.

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