Ammare. Vieni con me a Lampedusa

LL0137 PELLAI, TAMBORINI AMMARE. VIENI CON ME A LAMPEDUSA DE AGOSTINI 2017
LL0239 PELLAI, TAMBORINI AMMARE. VIENI CON ME A LAMPEDUSA DE AGOSTINI 2017

Questo libro parla di un ragazzino di nome Mattia che si prende cura di un blog, un sito (lì Mattia si finge Franz) che racconta dei migranti che ogni giorno provano a scappare dalla povertà, dalla guerra e della schiavitù navigando su dei barconi nel Mar Mediterraneo. Mattia spera che un rappresentante del governo italiano venga a vivere con lui per una settimana nel centro di accoglienza. Questa idea nasce da una ricerca per la scuola. All’inizio il blog, per giorni, non ha successo, poi Mattia – con l’aiuto di Caterina, una ragazzina che ha conosciuto una volta nella vita reale e poi sul blog – riesce ad espandere il blog e la conoscenza del problema dell’immigrazione.

LUCIA, 2020

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Questo libro vi parla di un ragazzo che costruisce un blog in cui parla della faccenda degli immigrati. Il ragazzo sul blog scrive ogni giorno come è andata nella sua vita privata, poi racconta delle news che ha cercato sul web. All’inizio è solo, ma pian piano diventano sempre di più. E poi una persona lo aiuta, e poi alla fine i protagonisti andranno in un luogo in cui sognavano di andare, ma succederà qualcosa che ti farà commuovere.

Questo libro ti tratterrà fino all’ultimo.

FILIPPO, 2019

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Il tema principale del libro è l’argomento della migrazione. Il protagonista, Mattia, crea un blog per far sì che che un politico vada con lui a Lampedusa per parlarne; Mattia cerca di convincere tutti i politici, uno dei tanti modi è fare scioperi della fame, ingerendo solo mille calorie al giorno.

Questa è una lettura molto coinvolgente, divertente in alcuni capitoli, ma fa anche riflettere molto. I personaggi sono quasi tutti adolescenti, quindi il lettore giovane può capire tante cose; le mie maggiori simpatie vanno a Mattia e a Caterina, i due protagonisti, invece le mie antipatie vanno al bullo e al padre di Mattia. Un lettore giovane può identificarsi specialmente nel personaggio di Mattia, che è un adolescente coi suoi problemi e le sue idee. Lo stile è molto facile da capire, talvolta con qualche parola un po’ difficile, ma comunque la maggior parte delle parti sono abbastanza semplici da intendere. Il punto di vista è onnisciente; all’inizio dei capitoli c’è il nome di una persona o una “sensazione”, che poi è come se “parlasse” con la persona che sta leggendo. Alla fine di questo romanzo mi rimane un sorriso stampato in faccia e molti pensieri che mi frullano in testa.

JOY, 2019

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