Bulli con un click

LL0062 BRATTI ROBERTO BULLI CON UN CLICK EDIZIONI IL RUBINO 2014

C’è una ragazza che si chiama Chiara, intelligente e timida, che ha un’amica che si chiama Martina, anche lei intelligente ma cicciotella e con l’apparecchio fisso. Chiara desiderava molto un computer, perché tutti i suoi compagni ne avevano uno. I suoi genitori le diedero un computer, ma dovettero partire a causa del fallimento del negozio di suo padre. Chiara si iscrisse subito su facebook e ogni giorno veniva sempre bullizzata.

A me è piaciuto un sacco, perché è molto realistico (all’epoca di oggi) ed il finale è davvero molto bello, perché l’amicizia tra Chiara e Martina dura in eterno anche se si litiga.

LUCIA, 2019

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Questo libro racconta di un’adolescente che rimane vittima di cyberbullismo. È un intreccio di gelosie tra compagni di scuola e di cattiveria come fuga da situazioni familiari difficili; tutto amplificato dalla forza dei social.
L’autore parte da episodi abbastanza ordinari che, probabilmente, non avrebbero lasciato segni nella vita di questi ragazzi. Invece a causa di Facebook questi episodi mettono in crisi la protagonista Chiara. Grazie a video e foto pubblicate in modo da metterla in ridicolo, la bulla Silvia riesce a fare così tanto male a Chiara da costringerla a cambiare città.

Il libro mi ha fatto pensare ad alcuni episodi capitati a miei amici in cui, ad esempio, la foto della festa di compleanno postata (forse inavvertitamente) sulla chat di classe, ha provocato la rabbiosa reazione di ragazzi non invitati. Una cosa è venire a sapere che c’è stata una festa; molto peggio vedere in diretta le facce dei tuoi amici che si stanno divertendo senza di te.
Il fatto che l’autore mi abbia fatto riflettere sul modo in cui anche noi usiamo tutti i giorni questi strumenti è la cosa che ho apprezzato di più in questo libro.

BIANCA, 2019

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Mi piace molto questo libro, perché spiega molto bene. Ma da una parte non mi è piaciuto, perché mi ha fatto dispiacere che questa ragazza subisca il bullismo. Parla di una ragazza che si chiama Chiara che all’inizio voleva un computer e sua mamma glielo regalò. Dopo su internet subiva sempre insulti, anche dal ragazzo che le piaceva, e lo disse a sua mamma. Sua mamma andò dalla prof di Chiara e insieme andarono alla polizia, che andò nella scuola di Chiara per dire che il bullismo via internet è un reato e dopo tutti chiesero scusa a Chiara.

SOFIA, 2018

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