Il fabbricante di lacrime

Erin Doom, Il fabbricante di lacrime, Salani 2021.

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Sono una lettrice appassionata, ho letto tanti romanzi di ogni genere, leggere fa parte di me… Ma questo è sicuramente uno dei libri migliori che abbia mai letto. “Il fabbricante di lacrime” è quella persona capace di rattristarti o farti felice con una parola oppure uno sguardo; Come per Nica, la protagonista, quella persona è Rigel, per me è il libro stesso. Già, è stato capace di farmi stare attaccata al kindle dalle due di pomeriggio all’una e mezza di notte, ho sentito un bisogno così forte di continuare la lettura, mi ha provocato uno sbalzo di emozioni impressionante! Veramente stupendo. Mi ha ricordato di essere felice delle piccole cose, di cercare il lato migliore delle persone, di avere sempre delicatezza nella vita. Nica ha avuto il coraggio di amare una persona in tutti i suoi difetti, Rigel invece ha avuto il coraggio di farsi odiare dalla persona che ama, per poi rinchiudersi nella sua ombra. Nica è cresciuta convinta che Rigel la odiasse, i suoi spintoni, le sue botte e la sua perfezione… Rigel è cresciuto convinto di doversi abbandonare a sé stesso, solo per sempre, non è mai riuscito a perdonarsi, sapendo che le cicatrici dell’anima non smettono di sanguinare. Finché un giorno, una coppia li sceglie entrambi per l’adozione e vengono portati via dall’orfanotrofio in cui da piccoli erano stati persino puniti con punizioni corporali che li hanno cambiati per sempre.

Rigel soffre di una sindrome da abbandono data dal fatto che i genitori non l’hanno voluto, però ha sempre rifiutato di essere portato via dal Grave (l’orfanotrofio), è solo quando viene scelta Nica che lui fa di tutto per farsi notare; lui viene sempre scelto, bellissimo e bravissimo in tutto, capace di incantare con lo sguardo. La vita in casa Millighan è perfetta, ma quando Rigel si accorge che non ce la fa più a stare lontano da Nica, decide di interrompere l’adozione per darle la vita felice che ha sempre sognato. Succederà veramente di tutto, ci saranno incidenti e frasi non dette, pianti e risate… Tutto in grado di cambiare da un momento all’altro.

Questo libro ha descritto talmente bene i personaggi, che una parte della storia mi è rimasta impressa: Rigel ha amato Nica da quando ha cinque anni, si scopre che quando la bambina è stata chiusa in cantina al buio dalla tutrice, c’è stato lui a tenerle la mano, quando qualcuno ha cercato di farle del male, c’è stato lui a proteggerla, quando qualcuno l’ha seguita ovunque, c’è stato lui a controllarla; la sua maschera è scomparsa in tutti quei momenti, quella maschera che gli ha sempre permesso di strappare e graffiare senza mai piangere e di essere quel bimbo educato ma sotto sotto innamorato di quella bambina con i cerotti colorati alle dita e sempre sola con le sue bestioline. Non c’è altro da aggiungere, bellissimo, fantastico! Lo consiglio a tutti! Non si può mentire al fabbricante di lacrime…

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LAURA, 2021

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In copertina: un disegno alla scuola Leonardo da Vinci, Reggio Emilia, dicembre 2021.

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