L’isola che diventò continente

Chiara Bini, L’isola che diventò continente. Ventotene, dove l’unione fece la forza, Betti Editrice, 2021.

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Ventotene è un’isola italiana, vicino alla costa laziale. Ha una storia molto antica, ma negli ultimi anni ha goduto di una fama sinistra: venne usata durante il fascismo per confinare gli oppositori politici e tutte quelle persone che, in un modo o nell’altro, erano considerate pericolose per il partito.  

Una fase triste per quest’isola colonizzata dai greci e chiamata Pandaria (che significa: ogni ben di dio) perché offre e offriva tutto il necessario alla vita dell’uomo. Furono i Romani ad eleggere Pandaria a luogo di confino: l’imperatore Ottaviano Augusto vi mandò sua figlia, colpevole di aver violato una legge emanata dall’imperatore. Pandaria poi cambiò nome in Ventotene: la trasformazione avvenne nel periodo medievale, ricorda il vento che spazza l’isola. Fu usata anche dai Borboni che, nel 1795, vi fecero costruire il carcere di S. Stefano, e iniziarono ad inviarci detenuti. Ed eccoci di nuovo al 1939: isola di confino. La si poteva raggiungere solo tramite i battelli postali. 

E qui per Ventotene comincia la rivalsa, perchè su uno di questi battelli giunsero Altiero Spinelli, Eugenio Colorni ed Ernesto Rossi, ovvero gli uomini che pensarono e pianificarono la creazione del manifesto di Ventotene, la base per la fondazioni di una futura Europa Unita. Questi confinati iniziarono subito ad andare d’accordo e a frequentarsi, cercando di rispettare le severe regole del confino fascista, per poi ideare e scrivere il Manifesto. Un sogno che si è rivelato realtà: oggi possiamo viaggiare e avere rapporti internazionali in Europa, senza dover varcare frontiere.

Tutto ciò però fu fatto in segretezza e con l’aiuto di Ursula Hirschmann, la moglie di Eugenio Colorni: la bassa considerazione di cui godevano le donne durante il periodo fascista, fece sì che proprio lei facesse arrivare il Manifesto sulla terraferma, e di lì all’Europa intera. 

MASSIMILIANO, EDOARDO, ALESSANDRO, 2022

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Questo libro parla dell’isola di Ventotene, un’isola vulcanica nel Mar Mediterraneo che ha la forma di una sirena. Quest’isola è stata per secoli una prigione per le persone isolate o considerate traditrici della patria. Durante il fascismo l’isola diventò un luogo dove si mandavano tutte le persone considerate “pericolose”. Imprigionati in quest’isola, tra le tante persone, c’erano tre uomini in particolare: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni.

Secondo la scrittrice Chiara Bini, l’isola ispirò tramite la sua bellezza e le sue risorse i tre uomini a scrivere un documento che farà da base ai principi della futura Unione Europea. Questi principi volevano portare la pace in Europa ed eliminare i confini dell’epoca.
Se oggi abbiamo un’Europa unita, dobbiamo anche ringraziare questi tre uomini che hanno dato le basi per la creazione dell’Unione Europea.

Chiara Bini, giornalista toscana, il 27 e il 28 di aprile è venuta nella nostra scuola (IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia) a presentare il suo libro alle classi terze.

EMMA e KORINA, 2022

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In copertina: particolare delle rovine di Villa Giulia, residenza estiva dell’imperatore Ottaviano Augusto sull’isola di Ventotene, foto di IslandVita (License CCA-SA 4.0 I), fonte Wikimedia; nell’articolo una illustrazione del libro, di Roberta Ripaoni.

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