Mi racconti una favola?

Venticinque alunni (quelli della 1E dell’a.s. 2011/2012 alla Leonardo da Vinci), una busta di carta e cinquanta foglietti con nomi di animali (scelti precedentemente dagli stessi studenti). Dopo aver studiato la favola, è un laboratorio di scrittura che funziona, costa poca fatica e suscita interesse, come abbiamo già documentato qui nel blog.

Quell’anno il risultato fu questo libretto per Natale, con una pagina finale dedicata ai lettori creativi…

 

L’agnello e lo scoiattolo

Alberto

C’era una volta uno scoiattolo dispettoso che si divertiva a prendere in giro gli altri animali. Questo scoiattolo abitava in un albero molto alto e folto di foglie e rami.
Ogni giorno, quando vedeva il signor agnello, buono e paziente, fare la sua camminata, lo chiamava urlando: “Aiuto!
Mi sono rotto una zampina, venite, altrimenti morirò”. E invece, appena l’agnello arrivava, gli tirava delle ghiande sul muso.
Questa cosa si ripeté tante volte, fino a che, un giorno, il signor agnello si stancò di essere preso in giro, non gli credette e proprio quella volta lo scoiattolo si era davvero rotto la zampina. Così morì sull’albero.
La morale è che non ci si deve mai prendere gioco delle persone troppo buone e apparentemente deboli.

.

Il serpente ghiottone e il gufo

Federico

Una volta, in un bosco, c’erano due animali: un gufo e un serpente. Un giorno, il serpente andò in un ramo in cui c’erano delle uova di gufo. Appena il serpente le guardò, le prese tutte come sua cena. Mentre se ne andava, il gufo, non vedendo le uova nel nido, corse subito a cercarle, e ad un certo punto vide il serpente con le sue uova.
Combatterono, il gufo vinse la battaglia e riportò le uova sane e salve al suo nido.
Chi la fa l’aspetti.

.

Il cervo e il cinghiale

Marco

In un bosco molto lontano, c’era un cervo che andò presso una sorgente a bere e si domandò: “Chissà che cosa c’è sotto questa sorgente?”. Il cervo mise la testa sotto l’acqua, ma poi arrivò un cinghiale affamato che vide il cervo e gli saltò addosso uccidendolo.
Se uno è attento, si approfitta di chi è distratto.

.

La lepre e il cane

Davide

Nel bosco abitava una lepre, che da tanto tempo discuteva con il cane di un boscaiolo, perché la lepre diceva di essere la più veloce di tutta la foresta. Ma il cane non la ascoltava, allora la lepre propose: “Facciamo una gara fra di noi, così vediamo chi è il più veloce”. Allora il cane disse: “Dimmi tu dove, quando e dove vuoi”. E la lepre: “Ti va bene oggi pomeriggio?”. Il cane rispose: “Allora ci vediamo oggi pomeriggio, va bene”.

I due animali si misero sulla linea di partenza e poi via, partirono. La lepre era in vantaggio, il cane era indietro, allora lei si disse: “Visto che il cane è più indietro, mi riposo un po’”.
Allora il cane vide che la lepre si era addormentata. Il cane si mosse e vinse la gara. Solo allora, sentendo che il cane abbaiava, la lepre si svegliò…
Morale: non sottovalutare l’avversario.

.

Il viaggio del delfino

Wei

Un giorno, un delfino venne catturato nella rete di un pescatore insieme ad uno squalo.
Lo squalo, sicuro della sua forza, propose al delfino l’idea di rompere la rete, ma il delfino, fidandosi della sua intelligenza, non accettò e propose di sciogliere un nodo della rete.
Cosi furono liberi, e con loro anche gli altri pesci, che non avevano né la forza né l’intelligenza per uscire.

.

Il pavone e la volpe

Domenico

Un giorno, nel bosco, un pavone va sulla riva di un lago a rispecchiarsi, poi dice: “Come sono bello! Con la mia coda ad arco di tutti i colori sono proprio molto bello!”, dice il pavone.
Ad un certo punto, incontra una volpe che dice: “Hei! Sei proprio bello, pavone!! Perché non lo diventi ancora di più?!”.

“Sai come farmi diventare ancora più bello?”, chiede allora il pavone.

“Questa è una cosa che… non so spiegarti la felicità… – dice al pavone la volpe ridacchiando sotto i baffi – Devi venire in un posto con me”.

“Vengo subito con te!”, dice il pavone. “Vieni”, risponde la volpe.

Durante il percorso la volpe gli fa molte domande. Poi si nasconde dietro un masso aspettando il momento giusto, gli fa un agguato e la uccide.
Non fidarti della gente che non conosci.

.

La mosca generosa

Alex

In una piccola baia, c’era un pescatore che pescava i delfini di frodo.
Un giorno, un delfino, inconsapevole del pericolo, nuotava tranquillo nei fondi della baia. Il pescatore lo vide e lo prese con la rete, ma una mosca lo vide intrappolato nella rete e andò a dare un tale fastidio al pescatore che egli mollò la rete e il delfino si liberò. Ringraziò la mosca e diventarono grandi amici.

Il delfino ricompensò la mosca salvandola da una rana ghiotta, che aveva cercato di mangiarla.
Aiuta il prossimo e lui aiuterà tè in caso di necessità.

.

Il serpente, la scimmia e la lucertola

Giovanni

Un serpente catturò un giorno una scimmia. La scimmia riuscì a convincere il serpente a lasciarla, ma con una condizione. Lui le disse: “Portami una preda, sennò sarai tu la mia preda!”.
La scimmia riuscì a convincere una lucertola, sfidandola in una gara di velocità, e l’arrivo era la foresta, dove era imboscato il serpente. La lucertola credette alla menzogna dell’altra. La scimmia vinse la gara, e la lucertola tutta arrabbiata andò vicino al serpente, che se la mangiò.

Non fidarti di persone false, che ti sembrano amiche ma non lo sono.

.

La sconfitta della giraffa

Filippo

Un giorno, in un bosco, una giraffa prese in giro una formica perché era piccola. La formica incontrò una pecora e la portò dalla giraffa.
La pecora si mise a parlare con la giraffa, le disse che era molto più alta della formica e le raccontò delle barzellette.
Intanto, la formica si arrampicò su un albero, saltò, e andò sulla testa della giraffa e così riuscì a diventare più alta della giraffa. La giraffa, essendo molto arrabbiata, non sentì i cani dei cacciatori, che la catturarono e la uccisero.
L’unione fa la forza. Insieme si vince.

.

L’ape e la gazza

Riccardo

C’era una volta un’ape che tutti i giorni raccoglieva il polline sui fiori. Un giorno incontrò una gazza. La gazza, come è nel suo sangue, cominciò ad architettare un piano per rubare il polline. La gazza era da mesi che non mangiava niente, ed ora era arrivato il suo momento. La gazza domandò all’ape se potesse prestarle il miele, talmente buono, da far vedere alla sua famiglia. L’ape, che non si fidava della gazza, decise di seguirla.
Andarono all’albero della gazza ma, ad un certo punto, la gazza attaccò l’ape e con un colpo la ammazzò, e così si prese tutto il miele.
Morale: non bisogna mai fidarsi degli altri.

.

Il leone vanitoso e lo sparviero consapevole

Federica Emilia

Nella savana viveva un leone che si vantava, e spaventava gli altri perché si credeva il re.
Un giorno, uno sparviero guardò le mosse che faceva il leone e poi gli chiese perché lui facesse così. Allora lui rispose: “Perché sono il re”. Allora lo sparviero aprì ufficialmente una sfida e disse: “Se vincerò, io sarò il re”.
Iniziarono la sfida, lo sparviero si rese conto che non avrebbe vinto, però non si volle arrendere, infatti perse e tutti lo presero in giro.
Morale: se sai che non ce la farai, non farti umiliare.

.

La pantera e il pavone

Sara

In una foresta, vivevano una pantera ed un pavone che si credevano i più belli del mondo. Poi i due animali decisero di sfidarsi e cominciarono a vantarsi. Il pavone disse: “Guarda come sono bello e colorato! E guardati te, che sei nera come la notte!”. E la pantera: “Ma non sai che di esemplari come te ce ne sono migliaia?! Invece come me ci sono pochissimi esemplari”. Allora il pavone disse: “Non è assolutamente vero! Io sono molto più bello di te perché non ti tagli le unghie, hai le orecchie sporche, il naso schiacciato e il pelo così sporco che è diventato nero!”. E la pantera si arrabbiò e lo mangiò.
Morale: non prendere in giro quelli che potrebbero essere pericolosi per te.

.

Il lama e la cornacchia

Asmaa Giada

Un giorno, una cornacchia decise di andare in un paese caldo. Ma si perse. Vola e vola, ma non trovava un po’ d’acqua. Sulle montagne vide un lama. La cornacchia andò giù dal lama e disse: “Dove posso prendere un po’ d’acqua?”
Rispose il lama: “Non lo so”, ma sputò dentro la bocca della cornacchia.
La cornacchia si arrabbiò e se né andò dal deserto, perché era stufa dell’atteggiamento del lama, che le era sembrato antipatico, ma in realtà voleva solo aiutarla.

.

Una iena ingenua

Alessio

Un giorno un topo, che stava nella sua tana, uscì per fare provviste.
La iena era nei paraggi e con la sua velocità lo prese e se lo portò via verso la sua tana. Il topo, cercando di non farsi mangiare, le disse: “Sono malato e sporco”. Ma la iena gli rispose: “E’ meglio mangiarti, anche se sei malato. E’ meglio mangiare, invece di morire di fame”.
Ma, mentre erano alla fine della strada, una tigre saltò fuori dal nulla e disse con una voce minacciosa: “Dammi quel sorcio!”. Allora incominciarono a picchiarsi, e il topo fece in tempo a scappare e riuscì a scamparla.

.

La zanzara e la formica

Francesco

Tra i rovi di un cespuglio c’era un formicaio. Un zanzara, silenziosamente, vide il formicaio. Così invidiosa di tutte quelle formiche, cercò di fare anche lei una tana ma non ci riusci.
Così, un pomeriggio, si arrabbiò perché non riusciva a costruire una tana, entrò nel formicaio per distruggerlo, ma le formiche la assaltarono, perché temevano che potesse rubare loro il cibo e distruggere la tana.
Così, la zanzara morì per l’invidia.
Morale: non invidiare gli altri, perché puoi finire male.

.

La pulce e il porcospino

Bienvenuta Pedgwinde Sarah

Un giorno, nel bosco, una pulce si fermò vicino ad un albero e un porcospino la vide e le andò vicino. Appena la pulce vide il porcospino avvicinarsi, cominciò ad insultarlo.
Mentre il porcospino stava per difendersi, un’enorme valanga li colpì e tutti e due finirono in un tunnel.

La pulce, arrabbiata, cominciò ad accusarlo che fosse stata tutta colpa sua, del porcospino, e il porcospino per difendersi cominciò a dire: “Tu sei arrogante”.
La pulce, arrabbiata e stufa, cercò di uscire, ma non ci riuscì e quindi cercò la collaborazione del porcospino e finalmente uscirono dal tunnel.
Morale: non usare l’arroganza, potresti ritrovarti in guai seri.

.

Il gatto e la volpe

Andrea

C’era un gatto che doveva catturare un topo in una fogna. Il gatto non riusciva a catturare il topo e andò a chiedere aiuto alla volpe, anche se sapeva che era più forte di lui. Tutte e due insieme non riuscirono a catturarlo, allora alla volpe era venuta fame e, da dietro, gli saltò addosso. La volpe gli disse che lo lasciava andare solo se catturava il suo pranzo in un’ora.
Il gatto riusci a catturare la sua preda in un’ora e la volpe lo lasciò andare.
Gli è andata bene, perché sennò la preda sarebbe stata lei. Quindi, non bisogna mai chiedere aiuto a quelli più forti.

.

Lo scoiattolo e l’asino

Bridgit Sabina

In un bosco, un piccolo scoiattolo cercava la sua noce su un albero. Un asino, che passava di lì, era stanco e affamato, e aveva un sacco di roba sul dorso. L’asino gli chiese da mangiare e lui gli disse di no, allora se ne andò dal suo padrone, che vedendolo troppo affaticato, lo lasciò libero e smise di lavorare. L’asino aveva più cibo dello scoiattolo e divenne più ricco di lui, allora un giorno lo scoiattolo, geloso, mentre l’asino dormiva, prese tutto il cibo che si era guadagnato.
Volle scappare attraversando il bosco, ma dovette attraversare il fiume e non sapeva nuotare. Così morì annegato e l’asino, che lo trovò morto, non poté fare niente.

.

La tartaruga e il lupo

Enida

Un giorno, nel bosco, un lupo andò a caccia e trovò una tartaruga. Le disse: “Oh, ecco del cibo”, e la tartaruga: “No, senti… io non sono un cibo!”. Il lupo, per ingannarla, le disse: “Ok, facciamo una scommessa. Se tu mi trovi del cibo io non ti mangio”, e il lupo tra sé pensò: “Tanto non ci riuscirà mai, è troppo lenta”. Ma la tartaruga rispose: “Non vantarti, perché io tanto lo troverò”, e si avviò.
Mentre il lupo stava lì tranquillo, lei aveva trovato ossi ricoperti di carne, uva, un pomodoro e alcune patatine fritte che avevano mangiato gli uomini. La tartaruga andò dal lupo e gli disse: “Ecco, tieni, ti ho portato del cibo. Adesso mi mangi?”. “No, perché tu hai mantenuto la promessa”.
La tartaruga disse: “Grazie”.

.

L’aquila e il panda

Mattia

Un giorno mamma aquila abbandonò il suo amato figlio. Un panda mamma vide il piccolo di aquila e decise di adottarlo, lo coccolò e lo crebbe insieme a suo figlio.
Quando arrivò il momento di insegnarli a volare, mamma panda e suo figlio gli fecero aprire le ali e, dopo molti tentativi, riuscirono a farla volare, e l’aquila volò via felice.

Dopo molto tempo, il piccolo panda, ormai grande, si trovò in pericolo contro una tigre. L’aquila, riconoscendo il suo fratellino, andò vicino alla tigre e la pizzicò e il panda riuscì a scappare.
Morale: aiuta il prossimo perché sarai aiutato in futuro.

.

La rana e il ragno

Asia

Una bellissima giornata di sole, una rana vide un ragno con una ragnatela che catturava tutti i moscerini che c’erano.
La rana si arrabbiò, perché anche lei voleva mangiare. Allora intervenne: “Perché tu devi mangiare quasi tutto il cibo che c’è qui e a me non lasci niente?”. Allora il ragno rispose che lui era molto più potente di lei, quindi decisero di fare una sfida. Chi non mangiava per più tempo, alla fine poteva mangiare quasi tutto il cibo e quello che perdeva ne avrebbe mangiato meno della metà dell’altro. Il ragno accettò e cominciarono a non mangiare più.

Passarono dieci giorni ed entrambi erano sfiniti. Al ragno, che era molto piccolo, gli venne prima fame e così perse, perché di nascosto provò a mangiarsi uno sciame di api intere, ma le api furiose fecero morire il ragno con i loro pungiglioni.
La rana vinse senza aver chiesto alle api di pungere il ragno, si procurò da mangiare e visse una vita molto più
serena per sempre.
Significato: non pretendere di avere tutto, perché alla fine potresti finire male.

.

L’ippopotamo ghiottone e l’usignolo canterino

Portia

Un usignolo si era posato su una riva di un lago.
Un ippopotamo gli chiese di pulirgli i denti e l’uccello accettò. L’ippopotamo, essendo molto ghiottone, lo inghiottì, però l’uccello canterino continuò a tormentarlo per tutta la vita.
Morale: a volte vuoi toglierti un peso, però rimane sempre dentro di te.

.

L’orso e il bove

Flavia

Un giorno, nel bosco, c’era un orso che vide un bue e decise che sarebbe stato la sua preda.
L’orso andò dal bove e fece finta di essere suo amico, per mangiarlo. Il bove non si fidava dell’orso, e faceva finta anche lui di essere suo amico. L’orso credeva che il bove fosse davvero il suo amico, ma il bove fece una trappola e l’orso vi cadde dentro e morì.
Morale: non fidarti di nessuno.

.

La cicala e la colomba

Federico

Un giorno, la cicala sentì il bisogno di sgranchirsi un po’ le gambe camminando nel bosco.
Ad un certo punto, in mezzo al bosco, incontrò una colomba e le disse: “Ciao colomba, come mai sei qua?”, e la colomba rispose: “Sono venuta qua a fare un giro”. “A proposito di giro… – disse la cicala – me ne fai fare uno qua
intorno?”.
La colomba le rispose di sì, allora la cicala si aggrappò alla sua schiena e la colomba si alzò in volo sopra il bosco.
La cicala, che si voleva sporgere di più per vedere il panorama, lo fece, ma non si accorse di un ramo di un albero che era troppo lungo; quindi la cicala venne travolta dal ramo, cadde e morì.
Morale: chi troppo vuole, nulla stringe.

 

 

Lascia un commento