Se questo è un uomo

LL0202 LEVI PRIMO SE QUESTO E’ UN UOMO SAN PAOLO 1997

Se questo è un uomo è una memoria, resa visibile a tutti, dello scrittore italiano Primo Levi, ex deportato nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia.

Il libro che ho avuto l’onore di leggere racconta la vita dello scrittore in uno dei campi di sterminio da parte dei nazisti. E’ un libro che non sempre ha una scrittura facile da capire, ma il concetto arriva lo stesso. Utilizza spesso parole forti che ti colpiscono il cuore, e sembra davvero di essere li con lui, è come se tu fossi un piccolo angelo custode che cerca di proteggere Primo, ma che subisce tutto ciò che egli subisce.

La vicenda parte nel dicembre del 1943, ma Primo viene deportato ad Auschwitz un anno dopo, nel 1944 e gli viene ridonata la libertà nel gennaio del 1945 grazie ai russi.

Una parte che davvero mi ha colpito sono state alcune fra le pagine iniziali, quando lui e altri uomini arrivano al campo e vengono chiusi in una stanza in cui vengono privati di tutto quello che hanno esteriormente: vestiti, scarpe, orologio.. .e poi vengono privati di quello che hanno fisicamente: la rasatura dei capelli e della barba e la possibilità di bere che gli era stata tolta già qualche giorno prima.  Infine la cosa che mi ha fatto più male: non avere più la possibilità di avere un nome, ma solo un numero che ti identifica, che identifica cosa sei, se sei un Kapos o se sei un superstite del campo polacco, o se sei un Häftling,  e il suo nuovo nome era: 174 517.

Ci sono tante cose di cui vorrei parlare… ma non posso parlare di tutto e vorrei lasciarvi col dirvi che essere umano è un dono e quel dono a persone come Primo è stato tolto. Il dolore che ha provato ce lo ha riversato nel suo libro, e io sono stata davvero fortunata ad averlo potuto leggere.

CECILIA, 3E

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In copertina: fotografia di uno studente dell’IC Da Vinci, per Fotografia Europea, Reggio Emilia 2014.

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