Alla ricerca dell’avventura

Nel mese di aprile 2021, la nostra prof di italiano, Francesca Vacca, ci ha assegnato come compito di scrivere un testo d’avventura seguendo determinate indicazioni (per esempio i personaggi, il luogo…). Le indicazioni erano obbligatorie e sono state scelte insieme a tutta la classe (la 1C dell’IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia). Io e una mia compagna abbiamo scritto insieme il testo, scegliendo di intitolarlo “Alla ricerca dell’avventura” perché parla di una principessa che non vuole più rimanere rinchiusa in un castello, ma che cerca di trovare la libertà attraverso un viaggio emozionante e avventuroso verso la Terra di Messapia, in cui ci saranno ostacoli e momenti indimenticabili che la accompagneranno durante la missione.

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Tanto tempo fa, quando ancora c’erano re e regine, su un’isola dell’arcipelago delle Eolie, circondata dal Mediterraneo, viveva una principessa da tutti chiamata Clarissa. Clarissa era la figlia del re e aveva un’anima ribelle e avventurosa ma il suo aspetto non la rispecchiava: portava i capelli raccolti in boccoli del colore delle spighe di grano maturo, il viso sottile con lineamenti delicati e gli occhi del colore dell’oceano.

Un giorno, mentre era nella biblioteca del castello, trovò un libro dalla copertina consumata rifilata in oro, incuriosita lo aprì e vide che le pagine erano completamente bianche. Passati circa tre secondi sulle pagine del libro apparve un paragrafo in cui vi era scritto “Io sono il libro del Destino e ti aiuterò durante il tuo viaggio verso la Terra di Messapia” (Puglia). Clarissa era rimasta affascinata da quelle parole, come poteva lei, una principessa rinchiusa in un castello, vivere una vera avventura? Clarissa però era una persona determinata ed era stanca della sua vita monotona. Corse subito dalla sua ancella per raccontarle quello che le era successo. Lei (che l’aveva cresciuta fin dalla nascita) le ricordò che sarebbe stato molto pericoloso, ma accettò di accompagnarla. 

Decisero che si sarebbero travestite da colone e avrebbero portato con loro il libro del Destino.

Aspettarono la notte, la principessa e la sua dama di corte fuggirono dal castello e si diressero verso il paese. Giunte in una locanda, trovarono un marinaio ubriaco con una gamba di legno che per loro fortuna era disposto ad accompagnarle nella Terra di Messapia (Puglia) in cambio di una bella somma. 

Partirono all’alba. Il marinaio non era una persona socievole, pertanto non aveva nemmeno detto il suo nome. Il mare sembrava sereno ma non sapevano ancora che l’avventura era appena cominciata. Il viaggio sembrò durare un’eternità fino a quando il marinaio gridò con tono sgarbato: “Vedete quelle nuvole nere? C’è tempo di burrasca.” Aveva ragione: sopra di loro si stendeva una cortina di nuvole minacciose. Delle saette di luce iniziarono a piombare giù dal cielo seguite da boati terrificanti. Le onde si innalzavano sempre di più fino a raggiungere l’albero maestro. Il marinaio non perse la calma, ma continuò a ruotare il timone per evitare gli scogli. In preda al panico Clarissa aprì il libro del Destino sperando che le desse un consiglio. Sul libro apparve un altro paragrafo: “Per sfuggire alla tempesta devi recitare codeste parole: O Tempesta Furiosa abbi pietà di noi, persone misere ormai senza speranze, placati!” Non appena ebbe recitato la frase riportata sul libro, la tormenta si calmò e tutto tornò com’era prima. 

Grazie alla tempesta la nave si era avvicinata alla meta risparmiando ore di viaggio. Il marinaio esclamò: “Terra in vista!” La nave approdò sulla spiaggia, la principessa saltò giù con un balzo e corse libera lungo la riva. Finalmente Clarissa aveva compiuto la sua missione ed ora si sentiva sovrana non di un regno ma del suo destino.

CATERINA e FLORA, 2021

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In copertina: “Clarissa”, un disegno di Caterina, 2021.

 

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