Favole di tutti

Era il novembre del 2011 a Reggio Emilia, e la classe 1D della Leonardo da Vinci iniziò a studiare le favole. Non si trattava più solo di ascoltare un racconto, ma di analizzarne la struttura, le funzioni, la storia. E alla media si comincia proprio dalle favole, in genere, perché sono brevissime, hanno formule fisse, personaggi e ruoli ben definiti, ecc.

Quando nel laboratorio si trattò di scriverne una ciascuno – con animali scelti a caso da una busta di carta – la classe dimostrò entusiasmo e competenza. C’era da inventarsi anche una morale, e molti di loro non riuscirono proprio a far diventare un animale il pasto dell’altro, come accade di solito! Ha un qualche significato? Forse. Giudicate voi lettori…

.

.

La pulce e la volpe imbrogliona

Licia

Una volpe aveva una pulce sulla schiena, e cercava di mandarla via.

La volpe allora si rivolse a lei e le disse: “Tu, pulce, vuoi il mio sangue da succhiare? Se si, chiudi gli occhi e te ne darò!”.

La pulce stupida ci credette, chiuse gli occhi e la volpe senza pietà la schiacciò e se la tolse dalla schiena.

Se credi a tutto, stai attento perché puoi rimanere ingannato.

.

Il pavone e l’asino

Chiara

In un prato si incontrarono un asino, un pavone e altri animali. Il pavone, rivolto agli altri animali, commentò: “Io sono il più bel animale del mondo!”. Ma l’asino ribattè: “Sarai anche il più bello, ma se facessimo una gara di simpatia e intelligenza vincerei io”. E il pavone: “Va bene, accetto! Ma gli altri animali faranno da giudice”.

Alla fine della gara di simpatia e intelligenza, vinse l’asino e il pavone se ne andò deluso in cerca di un prato dove accettassero persone vanitose ma antipatiche.

Questa favola ti spiega che anche i più belli hanno bisogno di essere simpatici per piacere e divertire tutti.

.

Il bove e l’agnello

Alessandro

Un bel giorno d’autunno, un agnello vissuto in libertà trovò un campo d’erba. Nel campo pascolava un grosso bove, l’agnello gli si avvicinò e gli chiese: “C’è qualche altro campo d’erba? Questo è tutto secco”. L’altro rispose: “Si, ma sono tutti secchi. Sennò c’è il campo del cacciatore, che è tutto verde, ma il cacciatore ti ucciderà se andrai”.

Ma l’agnello non gli diede ascolto e partì verso il prato. Quando arrivò, trovò il bel prato verde, il cacciatore lo vide e gli sparò.

.

Il ghepardo e la pecora finta

Tyrone

Un giorno, una pecora si affacciò su un lago per rinfrescarsi.

Più tardi arrivò il ghepardo, vide la pecora, era da tanto che non faceva un pasto così grande e pensò di sbranarla.

Allora si mise in agguato, pian piano si avvicinò e quando aprì i denti per mangiarla, la pecora si girò e si scoprì che era un cacciatore, con la pelle di pecora, che sparò in bocca al ghepardo e se lo portò a casa.

Questa favola insegna a non fidarsi degli sconosciuti.

.

La cicala e la formica

Massimo

C’era una volta una formica che si occupava tutto il giorno di scavare. Un giorno passò di lì una cicala che esclamò: “Guarda che non è ancora l’ora della caccia!”. La formica le rispose: “Mi metto avanti, così poi mi riposo!”.

Arrivò la caccia e la formica era tranquilla nella sua tana. Poi si domandò: “Ma la cicala? Vado a vedere dove si trova”. Camminò e trovò la cicala spiaccicata sul terreno.

La morale di questa favola è: meglio mettersi avanti che aspettare il momento.

.

La rana e la scimmia

Emanuele

C’era una volta una scimmia che era caduta in una trappola di cacciatori, e urlava: “Aiutoo! Aiutooo!”. Una rana la sentì e corse in suo aiuto. La rana domandò: “Ma come sei riuscita a cacciarti in questo pasticcio?”. La scimmia le rispose: “Non l’avevo vista!”.

La rana, con la sua lunga lingua, prese la corda e tirò. La scimmia la ringraziò. La rana disse: “Non cacciarti più nei guai”. E così la rana tornò nel suo stagno e la scimmia sul suo albero.

.

Il coccodrillo e il maiale

Chaimae

Mentre un maiale giocherellava in una pozza di fango, sulle sponde di un lago, non si accorse che un coccodrillo, gigantesco e molto inquietante, lo inseguiva.

Ad un certo punto, il maiale si mise a scappare, mentre il coccodrillo cercava di acchiapparlo. Il maialino indifeso scappava ma, visto che non fu fortunato, e non trovò una via di fuga, si fece catturare dal cattivo coccodrillo, che lo mangiò in un boccone.

Anche se a volte si finisce male, non bisogna mai arrendersi, proprio come fece il maialino, che nonostante sapesse di non avere scampo, continuò a correre.

.

Lo sparviero e la tigre

Marta

In una foresta, mentre una tigre tentava di prendere una famiglia di merli, passò di lì uno sparviero.

Allora consigliò alla tigre: “Più in là c’è un bel branco di cervi, migliori dei merli”. La tigre gli rispose: “Non ti credo, brutto uccello e poi io non voglio delle prede ‘facili’, voglio divertirmi! Qualunque cosa accada, io prenderò quei merli”. Il rapace non diede peso alle parole della tigre e le rimandò: “Fai come credi, ma quegli uccelli sono furbi e, quando capirai che non hai speranze, i cervi se ne saranno andati e rimarrai senza cibo”.

L’uccello se ne andò tranquillo nel suo nido. La tigre era troppo orgogliosa per voler prendere delle prede indifese, perciò continuò a inseguire quei poveri merli così ostinatamente che alla fine, stremata, morì di fame.

Giorni dopo, passò di lì lo sparviero che, vedendo la carcassa, pensò: “Chi troppo vuole nulla stringe” .

.

Il delfino e il ragno

Daniela

Un giorno, un delfino stava giocando con la sua nuova palla nell’acquario e vide un ragno in un angolo del soffitto che scendeva con la sua ragnatela.

Il ragno, quando stava camminando, inciampò e si ferì con un taglio. Il delfino vide un cerotto molto piccolo davanti a lui, lo prese e chiese al ragno di avvicinarsi per mettergli il cerotto.

Il delfino e il ragno fecero amicizia, il ragno trovò una palla piccola e cominciarono a giocare a pallavolo tutto il giorno.

E da quel giorno giocano sempre insieme.

.

La volpe e il maiale

Giulia

La volpe e il maiale sono molto amici ora, perché un giorno la volpe invitò a casa sua il maiale per un pranzo.

Quando il maiale arrivò a casa della volpe, gli fece trovare un pezzo di carne invisibile, lei invece aveva una fetta di carne gigantesca. Allora esclamò: “Hai già finito, amico mio!”.

Quando il maiale tornò a casa, era a stomaco vuoto. Si preparò subito una bella porzione di brodaglia.

Il giorno dopo, il maiale invitò la volpe a mangiare, la volpe accettò. Quando la volpe arrivò, il maiale le fece trovare un tavolo pieno di cibo, la volpe si leccò i baffi e mangiò finché non fu sazia.

Tornando a casa, la volpe capì quello che aveva commesso e se ne pentì.

Il giorno seguente, chiese scusa al maiale ed egli la perdonò, e furono amici per sempre.

.

Un’amicizia eterna

Virginia

Un giorno, in una giungla, una tigre aveva deciso di dare la caccia ad un ippopotamo.

Per attirarlo nella sua trappola, prese tanti rami di foglie fresche e le mise sopra ad una buca. L’ippopotamo, affamato, si avvicinò alle foglie per mangiarle e cadde nella trappola. La tigre, contenta di avere conquistato la sua preda, proprio nel momento in cui lo stava per azzannare, si rese conto che quel povero animale era solo un cucciolo indifeso ed impaurito.

Il piccolo ippopotamo le chiese: “Perché non mi hai mangiato?”. La tigre rispose: “Avevo fame, ma vedendoti, ho capito che sei gentile e con tanta voglia di crescere e quindi ti lascerò andare”.

L’ ippopotamo, riconoscente, le propose di diventare amici. La tigre, che era sempre sola, accettò volentieri. Da quel giorno furono inseparabili.

Questa favola ci spiega che anche se siamo diversi possiamo accettarci.

.

Un‘amicizia improvvisa

Francesca

Un giorno, un pavone si specchiava nell’acqua del mare. All’improvviso, un delfino spuntò fuori, con l’intenzione di giocare con lui. Ma il pavone lo sottovalutava, perché pensava che uno bello come lui non poteva essere amico… Cosi andò via e il delfino ci rimase male.

Il giorno dopo tornò il pavone, e rivide il delfino. Allora gli chiese: “Cosa vuoi da me?”, il delfino rispose: ”Voglio giocare con te!!”. Il pavone sbuffando disse: “Va bene, ma solo un minuto”. Cosi il pavone giocò con il delfino, e diventarono amici.

La morale è non sottovalutare le persone prima di conoscerle.

.

La lepre che ingoia la mosca

Manal

Mentre la lepre passeggiava nel grande bosco, vide una mosca che le volava. Cercò di acchiapparla ma non ci riuscì, ricercò di acchiapparla ma non ci riuscì di nuovo.

Ad un certo punto, si arrabbiò e si mise a correre per prenderla, mentre lei, la povera mosca indifesa, scappava spaventata senza darsi alcun motivo o spiegazione.

La mosca, ad un certo punto, si stancò e si fermò.

Invece la lepre si mise a cercarla e quando la trovò la prese e la ingoiò in un solo boccone, e restò soddisfatta del suo pasto.

.

La pantera e la farfalla

Francesco

Un giorno, una farfalla svolazzava nel bosco. Una pantera la vide e si mise accovacciata per poi attaccarla.

La farfalla si sedette su una foglia di un cespuglio; la pantera, più vicina, le saltò addosso in modo aggressivo. La farfalla le sfuggì, alla pantera, ci fu un inseguimento tra i due animali e ad un certo punto la farfalla finì in una ragnatela.

La pantera aveva mangiato la farfalla.

E così fu la fine della povera farfallina!!!

.

Il gatto e la tigre affamata

Antonella

Una tigre affamata dormiva nella sua gabbia in uno zoo.

Proprio in quel momento, un gatto passeggiando canticchiava la sua canzone preferita. La tigre sentì il gatto e si svegliò. Felice per avere trovato cibo, la tigre decise di mangiarsi il gatto. Appena aprì la bocca, il gatto spaventato urlò: “Per favore, non mi mangiare, farò tutto quello che chiederai!”.

La tigre, però, indecisa, pensò per qualche istante, ma alla fine lo mangiò.

.

Il serpente e lo squalo

Desya

Un serpente cattivo andò al mare in cerca di cibo.

Andando al mare, incontrò uno squalo che chiese al serpente: “Che cosa ci fai qui?”. Il serpente rispose che era in cerca di cibo, perché era da tanto che non mangiava. Lo squalo gli rispose che i pesci non si potevano mangiare, perché erano tutti suoi, ma il serpente insisté, allora lo squalo decise di mangiarsi il serpente.

Il serpente, spaventato, iniziò a scappare per la paura ma… venne mangiato dallo squalo.

.

La cicogna e la cornacchia

Naomi

Una cicogna stava pescando e prese un pesce. Per mangiarlo, tirò fuori la testa dall’acqua. La cicogna si distrasse guardando il suo riflesso.

Mentre si specchiava, una cornacchia affamata gli prese il pesce dalla bocca e se ne andò.

La cicogna affamata disse: “Che sciocca che sono! Contemplandomi ho perso la mia cena!”.

.

Il cammello e il pavone

Islam

C’era una volta un vecchio cammello che viveva nel deserto. Mentre camminava, vide un pavone che era appena caduto, perché voleva andare a bere. Il cammello pensava che fosse pericoloso, però il pavone non era pericoloso, allora lorno il cammello era in difficoltà, c’erano degli animali pericolosi che lo volevano divorare e non lo lasciavano stare. Il pavone aprì la sua coda, gli animali si distrassero e il cammello fuggì.

Quella volta fu il pavone ad aiutare il cammello.

 .

Il leone e l’elefante

Zhong Xiang

Un giorno, in Africa, un leone venne cacciato dal branco dei leoni, perché faceva amicizia con un elefante.

Un cacciatore arrivò in Africa e catturò tutti i leoni. Però l’elefante, con tutta la sua forza, sbatté la porta, e la porta venne rotta e tutti i leoni scapparono.

Da quel giorno, tutti i leoni vanno a fare amicizia con gli elefanti.

.

La pecora e la lucertola

Elisa

Un giorno in una fattoria una pecora era al pascolo.

Camminando, la pecora stava per pestare una lucertola. La lucertola urlò: “Attenta!!”. “Scusa se non ti avevo visto, tu sei come l’erba, è normale che non ti abbia visto”, disse la pecora.

La lucertola replicò: “Come, non mi hai visto? Brutta testona!!”. “Non è vero, secondo me qui sei tu la testona!!”.

La lucertola iniziò a picchiare la pecora ma, visto che era più piccola, le faceva solo il solletico. Così morì subito, perché la pecora, stanca, la pestò.

Morale: mai mettersi contro con quelli più grandi.

.

Il serpente geloso della scimmia

Luisa

Nella giungla una scimmia stava dormendo. Ad un certo punto, si svegliò di colpo: un serpente gli faceva il solletico ai piedi.

La scimmia gli disse: “Lascia stare i miei piedi, stupido serpente geloso!”.

“Sss… Non sono geloso: tanto i piedi non servono a niente!”, rispose il serpente.

E allora la scimmia gli diede un calcio così forte che il serpente cominciò a piangere: “Ma che stupido che sono! Anch’io voglio avere i piedi!”.

Da quel giorno, il serpente invidiò tutti quelli che avevano i piedi.

.

Il cane e la colomba

Amin

C’era una volta un cane che dormiva nella sua cuccia.

I cacciatori catturarono una colomba, la rinchiusero dentro una gabbia e la portarono via.

Il cane vide tutta la scena e inseguì i cacciatori. Poi aprì la gabbia a morsi e liberò la colomba.

La colomba ringraziò il cane e gli regalò un osso.

.

Il coraggio dell’amico topo

Giulia G.

Mentre il cervo camminava nel bosco, e si vantava davanti al suo amico topo della sua bellezza, un cacciatore lo vide e cercò di catturarlo.

Il suo amico topo, che aveva visto il cacciatore, prese coraggio e corse incontro al cacciatore e gli morse un dito.

Il cacciatore, furibondo e dolorante, si allontanò, senza pensare al cervo, che ringraziò il topolino, pensando: “Non importa essere belli, se non si è disposti a tutto per un amico”.

.

Il pesce piranha e il panda

Flora

Un cucciolo di panda si riposava vicino ad un ruscello. Un piranha mise la testa fuori dall’acqua, ma fu subito catturato dal panda. Il pesce esclamò: “Per favore, lasciami! Ho una famiglia!”. Il panda si commosse e lo lasciò andare.

Un giorno, però, fu la famiglia del panda a trovarsi in pericolo: un gruppo di cacciatori voleva uccidere i genitori. Il pesce lo rassicurò: “Conduci qui a riva i cacciatori”.

Quando arrivarono i cacciatori, la famiglia del piranha si lanciò fuori dall’acqua, e mordendoli con violenza riuscì a cacciarli.

Aiutare gli altri è molto importante.

.

.

(in copertina, i disegni degli animali realizzati per l’occasione dagli studenti, in collaborazione con l’insegnante di Arte)

Lascia un commento