Hiroshima e Nagasaki

Il 17 maggio 2022 è stata organizzata per le classi 3D e 3E della nostra scuola una conferenza online con la professoressa Kaoru Yoshimi, insegnante in un’università giapponese, che ci ha parlato delle città di Hiroshima e Nagasaki oggi e dopo essere state colpite da bombe nucleari sganciate dagli Stati Uniti nel 1945.

Ora le città sono state completamente ricostruite e sono grandi città fiorenti (le radiazioni, essendo città sulla costa, si sono disperse più velocemente grazie ai forti venti, perciò ora sono sicure), anche se sul terreno si possono ancora vedere le ombre delle persone morte istantaneamente dopo lo scoppio, e sembrano come delle foto di queste persone, ma dopo lo scoppio delle bombe erano completamente distrutte.

La professoressa non ha vissuto in prima persona questo evento, ma da alcuni amici ha raccolto alcune testimonianze. Per prima cosa ci ha mostrato una foto scattata da un soldato, di un bambino di circa 5 anni, che trasporta in braccio il suo fratellino morto, ucciso dallo scoppio della bomba, per portarlo nei forni crematori, e quello che stupisce di più è la sua compostezza davanti a quella situazione drammatica.

Uno dei suoi amici ci ha dato la seguente testimonianza: «Alle 8 di mattina, i miei nonni sono stati colpiti dalla bomba atomica mentre erano alla scuola elementare. Uno dei miei nonni è stato esposto, e gli usciva tutto il sangue dalla pelle, anche una delle mie nonne è stata esposta ed è morta a 49 anni per le radiazioni».

Dopo l’esplosione della bomba, in Giappone c’era stata una grande censura per non far sapere quante vittime c’erano state sul momento e non si era detto nulla anche riguardo alle “persone pigre”, ovvero le persone che erano state esposte alle radiazioni ed esternamente non si vedevano gli effetti, ma gli era stato distrutto il sistema immunitario e rischiavano di morire per qualunque causa.

Questo è ciò che è successo al padre di una amica di Kaoru, il quale al momento dell’esplosione era nella pancia di sua madre. Una volta nato, esternamente non aveva nessun problema apparente, perciò su di lui non sono stati fatti controlli. Successivamente si è scoperto che era una delle cosiddette “persone pigre”, infatti era molto cagionevole di salute, il naso gli sanguinava spesso ecc, perciò si credeva sarebbe morto giovane, anche se invece si sposò ed ebbe pure due figlie, anche se la moglie si dovette prendere molto cura di lui. Appena nate le due figlie, la prima cosa che fece fu controllarne la pelle per controllare se anche loro potessero essere ammalate.

Oggi nelle scuole elementari ci sono dei progetti che consistono nell’andare a visitare un museo dove sono esposte le foto dei bambini che avevano preso le radiazioni negli anni ‘40, e gli effetti che queste avevano avuto su di loro, e anche se alcuni pensano sia un po’ pesante per dei bambini, questo è necessario, dato che non bisogna dimenticare e bisogna far sì che non si ripeta mai più un evento del genere.

.

VIOLA, 2022

.

In copertina: la città di Hiroshima, 27 novembre 1945 (Fonte: USS Appalachian, Public Domain, Flickr); nell’articolo: foto scattate durante la conferenza all’IC Leonardo da Vinci, Reggio Emilia, maggio 2022. Se vuoi approfondire, Ilaria Sabbatini ha curato un fotoracconto di Hiroshima sul sito Historia Ludens.

Lascia un commento