Il cacciatore di aquiloni

LL0496 HOSSEINI KHALED IL CACCIATORE DI AQUILONI PIEMME 2004

.

“Il Cacciatore di aquiloni” è un romanzo di formazione scritto nel 2003 da Khaled Hosseini.  Il libro è narrato in prima persona da Amir, il protagonista, che racconta della sua vita dagli otto ai quarantacinque anni. E’ ambientato prima in Afghanistan e successivamente in America, dove il protagonista si sposerà e dove suo padre Baba morirà. 

I luoghi dove si svolgono le vicende sono molto importanti poiché Amir e Baba sono costretti a scappare dall’Afghanistan a seguito dello scoppio della guerra del 1981 che sconvolgerà il paese medio-orientale. Il protagonista riesce comunque a vivere la sua infanzia a Kabul in tranquillità: in questo periodo è molto amico di Hassan che, insieme al padre Alì, lavora come servo per la famiglia di Amir.

Hassan e Alì sono di etnia Hazara che, nell’Afghanistan di quegli anni, era considerata inferiore. Hassan era il contrario del protagonista: egli, infatti, era coraggioso e fedele, mentre Amir era pavido e a tratti disonesto. 

Amir pensava che suo padre volesse più bene ad Hassan di quanto ne volesse a lui e riteneva che l’unica occasione per avvicinarsi a Baba fosse vincere l’annuale gara di aquiloni. Amir trionfa e incarica Hassan di andare a cercare l’ultimo aquilone. Trovarlo era un onore e veniva consegnato un premio a chi riusciva ad aggiudicarselo. Hassan, che era il “miglior cacciatore di aquiloni di Kabul”,  lo scova in un vicolo cieco; allora arrivano tre ragazzini che lo minacciano e lo costringono a consegnarglielo. Hassan si rifiuta e viene picchiato, ma riuscirà lo stesso a portare l’aquilone al suo compagno di giochi. Amir aveva assistito, non visto, alla scena senza intervenire e di questo si vergognerà per tutta la vita.

Dopo il trasferimento negli Stati Uniti, Amir ritornerà solo una volta in Afghanistan dove dovrà portare a termine una “missione” affidatagli da Rahim Khan, amico di infanzia di suo padre. A questo punto, al ritorno nel paese d’origine, Amir riuscirà a redimersi nei confronti di Hassan.

La vicenda è generalmente narrata in modo lineare e ci sono brevi flashback che però sono molto rari. Amir racconta la sua vita soffermandosi molto su alcuni periodi e compiendo salti temporali di diversi anni per altre parti.

I temi trattati sono molteplici: la fedeltà di Hassan nei confronti di Amir (“per te questo e altro”, così il servo ripete spesso al suo amico), la paura del protagonista nell’intervenire per aiutare il suo compagno di infanzia e il coraggio di Hassan che, in un’altra occasione, aveva salvato Amir dai bulli che volevano picchiarlo. Un altro tema è la “coscienza” cioè quanto alcuni gesti, fatti oppure no, possano pesare sulla nostra vita.

Ho trovato il libro molto avvincente: non mi sono immedesimato molto nel protagonista, ma in alcune occasioni ho provato le sue emozioni, soprattutto quando stava vivendo momenti d’ansia, di tristezza o preoccupazione, che nell’ultima parte del libro sono particolarmente frequenti. Inoltre, sotto l’aspetto storico-sociale, questo romanzo mette in risalto le terribili condizioni dell’Afghanistan durante la guerra  del 1981.

LEONARDO, 2021

.

In copertina, una foto dell’australiano Ludo Kuipers, Herat (Afghanistan) 1973, tratta dal suo sito.

Lascia un commento