Il gioco del “s’i’ fosse” / 1

Ecco un gioco poetico, non certo originalissimo, ma sempre divertente. I protagonisti sono gli alunni e le alunne della classe 2D (IC L. da Vinci, Reggio Emilia, a.s. 2021/2022), che hanno parafrasato e modernizzato il celeberrimo sonetto di Cecco Angiolieri, il poeta senese che fu tra i primi interpreti della letteratura in lingua volgare alla fine del XIII secolo. Abbiamo sorvolato sulla metrica e sull’endecasillabo, cercando di concentrarci sulla struttura del contenuto “comico-realistico”.

Non ci resta che invitare le altre classi della scuola a inviarci i propri sonetti. Per ora, questi sono i risultati più riusciti, speriamo che vi piacciano:

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Se fossi Dio

Se fossi Dio, ce l’avrei con i cattivi
e ne avrei tanti buoni motivi.

Se fossi diamante, sarei molto ricco
e avrei il turbante dello sceicco.

Siccome sono Cristian, un po’ stran,
mi fisso alla TV e non mi stacco più.

CRISTIAN

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Se fossi la scuola mi distruggerei

Se fossi la scuola mi distruggerei
se fossi i compiti mi brucerei
se fossi il prof farei solo intervallo
se fossi la preside farei un gran ballo

se avessi il dono di volare
tu dalla paura potresti gelare
se avessi un’astronave
con tutti sarei soave

se fossi una gomma cancellerei il mio lato oscuro
se fossi una matita scriverei il mio futuro
se potessi evidenziare i miei pregi

le persone capirebbero chi c’è dietro di me:
ma si vedon alberi robusti di ciliegi
con sopra, che dondola, uno scimpanzé.

CAMILLA, AHMED, LEONARDO C.

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S’i fossi il preside

S’i fossi il preside chiuderei la scuola
s’i fossi pizzaiolo aprirei una grande pizzeria
s’i fossi un parlamentare donerei dei soldi
s’i fossi un milionario non avrei dei veri amici.

S’i fossi un contadino avrei molte mucche
s’i fossi un giornalaio avrei molte carte
s’i fossi un pattume mi lamenterei di non esser stato differenziato
s’i fossi il numero sette sarei di ogni persona il numero fortunato.

LEONARDO B.

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Se fossi Cecalupo tutti boccerei

Se fossi Cecalupo, tutti boccerei,
se fossi Bottazzi, solo sei adorerei,
se fossi Ferri, il calcio metterei,
se fossi la preside, la scuola chiuderei.

Se fossi elementari, tutti promuoverei,
se fossi medie, metà promuoverei,
se fossi superiori, nessun promuoverei,
se fossi Università, in tre anni laurerei.

KARIM e IBRAHIM

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Se fossi un melo

Se fossi un melo, farei cadere il mio frutto addosso alle persone,
se fossi un prato, avrei solo un soffione;
se fossi un serpente, strangolerei le mie vittime,
se fossi una gallina, le mie uova terrei caldissime.

Se fossi Cenerentola, sarei già scappata di casa per andar
sulla Luna, dove nemmeno la Nasa mi può trovar;
se fossi la Bella, la Bestia non avrei mai sposato,
poteva capitarmi un tale disgraziato.

Se fossi Zeus, tutti avrei già fulminato,
se fossi Atena, grazie alla mia astuzia avrei trionfato,
se fossi Cupido, tante frecce avrei scoccato e mirato.

Se fossi il prosciutto, strozzerei chi mi mangia,
se fossi il peperoncino, farei lacrimare chi mi assaggia,
se fossi i pomodori, non cadrei dalle bruschette.

MARIA VITTORIA, VALENTINA, CHIARA e SERENA

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In copertina: una foto di Tiziana (Berlino, Germania, 2015).

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