Il piano energetico dell’Unione Europea

L’attualità della guerra tra Russia e Ucraina ha fatto diventare ancora più urgente il problema delle fonti di energia. Da qualche anno l’Unione Europea ha intenzione di abbandonare progressivamente l’uso dei combustibili fossili, costosi e dannosi, a vantaggio di altre forme di energia più sostenibili dal punto di vista economico e ambientale. Ma quali?

Nella classe 2E (IC Leonardo da Vinci, Reggio Emilia, febbraio 2022) siamo partiti da questo scenario per avviare una ricerca, culminata nella simulazione di un dibattito al Parlamento Europeo, preparato dal lavoro di tre Commissioni (energia eolica, solare, nucleare). Alla fine del dibattito non abbiamo assunto una decisione definitiva e abbiamo solo scritto un comunicato, ma sicuramente ora siamo più informati sul tema.

Ecco il resoconto dei lavori:

COMMISSIONE ENERGIA EOLICA

vantaggisvantaggi
alcuni paesi dell’Unione Europea, come Germania e Spagna, producono più energia ricavata dalle fonti eolichealtri paesi fuori dall’Unione Europea, come la Norvegia e l’Ucraina, ne producono meno
le pale idroelettriche non inquinano l’aria ed evitano di immettere ogni anno circa 10 milioni di tonnellate di anidride carbonicasecondo molte persone, possono causare “inquinamento visivo”, tuttavia in futuro potrebbero diventare elementi caratteristici del paesaggio
l’energia eolica è rinnovabile e non usa combustibili fossilila produzione di energia eolica non è omogenea perché le pale necessitano di vento e non i tutti i territori ne hanno abbastanza, perché circondati da montagne
non comportano costi per l’acquisto di combustibili, poiché utilizzano l’energia rinnovabile del vento ed hanno un prezzo competitivotuttavia c’è ancora chi continua ad usare centrali a gas
possiamo risparmiare terreno mettendo queste pale nel mare a bassa profondità; i parchi eolici offshore, nell’Unione Europea, sono sempre più diffusigli impianti offshore possono rappresentare un rischio per la navigazione, in Italia questa possibilità non è stata sfruttata al meglio
il costo dell’intero impianto è circa la metà di quello di una centrale nucleare
si tratta di una tecnica utilizzata da millenni (mulini)le pale eoliche causano “inquinamento acustico”

La storia

Ora parliamo di storia. L’antenato delle pale eoliche è il mulino, che si diffonde in Danimarca, Paesi Bassi, Francia, Italia, Spagna.

La prima documentazione storica di mulini a vento risale alla Persia. Queste macchine erano costituite da un asse verticale, dove venivano montate pale realizzate con delle canne. Il movimento delle assi, grazie al vento, azionava delle macchine per macinare cereali. Un esempio di mulini sono i mulini di Kinderdijk-Elshout (Paesi Bassi), oggi patrimonio dell’UNESCO.

Nuovo parco eolico a Vaglio (Potenza), in Basilicata. Gli otto aerogeneratori (potenza di 20 MW) sostituiscono le venti turbine rimosse qualche anno fa perché già obsolete (potenza di 12MW).

Intervento finale della Commissione in Parlamento

Le pale eoliche sono dotate di 2-3 pale che grazie al vento producono energia. Hanno molti vantaggi perché non emettono CO2 e quindi non producono inquinamento, a differenza dell’energia nucleare che non è sostenibile e produce inquinamento. 

Le regioni dell’Italia meridionale e centrale, grazie alle favorevoli condizioni dei venti, sono quelle che producono più elettricità con l’energia eolica. 

Molte persone pensano che queste pale “inquinino” il paesaggio ma secondo noi non è così perché possono diventare una caratteristica dell’ambiente (come in Olanda i mulini).

Il costo è più competitivo rispetto alle centrali a gas e poiché non utilizzano combustibili fossili si risparmia.

Rispetto alle centrali nucleari l’energia eolica è molto più conveniente secondo questi fattori: 

-l’energia nucleare produce rifiuti (scorie) che rimangono radioattive per millenni.

-l’energia nucleare usa combustibili fossili

-l’installazione di questi impianti costa molto di più delle pale eoliche.

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COMMISSIONE ENERGIA NUCLEARE

Come funziona

L’energia nucleare viene generata dalla divisione di due atomi. Gli atomi sono formati da un nucleo circondato da una nube di elettroni. I nuclei si dividono per formare due o più nuclei piccoli. Durante questa divisione viene rilasciata moltissima energia che viene poi utilizzata dall’uomo. Nelle centrali nucleari il calore che si genera durante la fusione viene impiegato per muovere dei generatori di elettricità. 

Alcuni dei 126 mila fusti di scorie radioattive (da centrali atomiche) sepolti nella Asse II, una miniera di salgemma in disuso in Bassa Sassonia (Germania). La falda acquifera è stata contaminata, attualmente è in corso il recupero e la sistemazione in altri siti.
VANTAGGISVANTAGGI
Sono meno dannose perché non emettono gas serra nell’ atmosfera. (minore dipendenza dai combustibili fossili). Emettono piccole scorie radioattive (tra cui il plutonio) che nel lungo periodo possono arrecare danni a uomo e ambiente. Ci possono essere fuoriuscite accidentali di radioattività causate da guasti e incidenti.
Il costo di produzione dell’ elettricità è più basso rispetto a quelle delle altre centrali. Ci sono delle spese di conservazione in condizioni di sicurezza delle scorie radioattive, problema non risolto in tutti i paesi del mondo.
L’uranio non è una risorsa rinnovabile, prima o poi si esaurirà.
Alto costo per la dismissione delle vecchie fabbriche.
Alto costo per il mantenimento delle fabbriche.

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COMMISSIONE ENERGIA SOLARE

VantaggiSvantaggi
I pannelli solari inquinano di meno.Per produrre i pannelli solari le fabbriche inquinano.
I pannelli solari azzerano l’emissione di anidride carbonica. La costruzione dei pannelli solari utilizza fonti non rinnovabili.
Sono più economici e riducono il costo delle bollette e delle batterie.Impiantare molti pannelli solari costa tanto. I pannelli solari sono poco protetti dagli agenti atmosferici.
I pannelli fotovoltaici richiedono poca manutenzione. I sistemi fotovoltaici non funzionano senza connessione alla rete elettrica.
I pannelli fotovoltaici occupano poco spazio.Le centrali solari occupano molto terreno (consumo di suolo).
I pannelli solari accumulano energia d’estate.I pannelli solari non funzionano tanto bene in inverno per la mancanza di luce.
L’energia solare è usata anche dagli impianti termici e termodinamici.
I pannelli solari devono essere smaltiti correttamente.
Impianto fotovoltaico a Zaragoza (Spagna). Entrato in funzione nel marzo 2020, è composto da 30 mila pannelli solari che ruotano durante la giornata seguendo il movimento del Sole nel cielo.

Come funziona

L’energia solare può diventare calore o energia. Il fotovoltaico consente di trasformare l’energia solare direttamente in energia elettrica. L’energia solare produce una grande quantità di energia elettrica all’anno. Le centrali solari termodinamiche possono ridurre sensibilmente le importazioni energetiche.

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Comunicato finale (elaborato dai rappresentanti delle tre Commissioni)

Nel quartiere di Vauban, a Freiburg (Germania), vivono 5 mila persone. Gli impianti solari e termici domestici producono più dell’energia necessaria agli abitanti. Quella in eccesso è venduta e distribuita nella rete.

Fonti di Energia per l’Europa del futuro

Le Commissioni hanno messo in evidenza i vantaggi e gli svantaggi di tre forme di energia alternativa ai combustibili fossili attualmente utilizzati. Dopo aver studiato la questione, l’Unione Europea vuole dare alcune indicazioni:

Eolica: sviluppo di impianti off-shore muniti di tutte le precauzioni per evitare pericoli per la navigazione. 

Solare: promozione di impianti fotovoltaici sugli edifici per risparmiare terreni per agricoltura e allevamenti. L’Europa deve promuovere la ricerca di vernici che assorbono la luce solare. 

Nucleare: molti paesi non promuovono l’utilizzo di questa energia perché presenta molti rischi e svantaggi. L’Europa può finanziare i centri di ricerca che trovino delle soluzioni al problema delle scorie. 

Il nostro obiettivo resta fermo: l’Unione Europea deve raggiungere l’obiettivo di eliminare completamente i combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale).

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In copertina: l’Europa Occidentale osservata di notte dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS056-E-164749, 2018). Foto di Stuart Rankin tratta da Flickr (CC BY-NC 2.0).

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