L’eroe invisibile

LL0266 COGNOLATO, DEL FRANCIA  LUCA, SILVIA L’EROE INVISIBILE EINAUDI 2014

È un libro scritto sulla base dei ricordi di Franco Perlasca, figlio di Giorgio Perlasca, un lombardo iscritto al Partito Fascista che andò in Ungheria (precisamente a Budapest) per fare il commerciante.

Poi si finse uno spagnolo ed ebbe il passaporto spagnolo grazie a una lettera di aiuto da parte del governo di Spagna, per ringraziarlo della sua partecipazione volontaria alla guerra civile spagnola. Si finse un ambasciatore spagnolo e salvò centinaia (o migliaia) di persone ebree dalla Shoah e dal massacro da parte delle Croci Frecciate, ospitandole all’interno dell’ambasciata.
Alla sua partenza, dopo l’attacco da parte dei sovietici, partì su un treno normale circondato da migliaia e migliaia di persone. Solo molti anni dopo a Gerusalemme (Israele), sulla collina dei Giusti, lo ricordarono con un albero.
Eva, una ebrea, dopo la guerra andò a cercare Giorgio a casa sua, a Trieste, e gli regalò i suoi unici oggetti salvati dalla guerra (un cucchiaio, una tazza e un medaglione).

ORLANDO, 2022

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In copertina: Le “Scarpe sulla riva sul Danubio” sono una installazione di Can Togay e Gyula Pauer, a Budapest (2005). L’opera ricorda gli ebrei uccisi e gettati nel fiume dai militanti ungheresi del Partito delle Croci Frecciate durante la Seconda guerra mondiale (foto di Dennis Jarvis, 2012, tratta da Wikimedia Commons).

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