L’estate che conobbi il Che

Luigi Garlando, L’estate che conobbi il Che, Rizzoli 2015.
Il protagonista, Cesare, organizza una grande festa per il compleanno a tema “mondiali 2014”. Il nonno, che doveva venire alla festa, non si presenta, così Cesare si insospettisce e lo va a cercare a casa sua dall’altra parte della collina. Arriva appena in tempo per vedere che viene trasportato in barella in ambulanza. Cesare in quell’attimo riesce a scorgere un tatuaggio che ha il nonno sulla spalla, si incuriosisce e da lì partirà tutta la storia.
Comincio subito dicendo che i libri scritti da Luigi Garlando si assomigliano molto (non tutti ma molti); c’è sempre un ragazzino che ha un parente a cui tiene molto e che a volte muore oppure riesce a salvarsi, e già per questo motivo tutti i libri che ho letto di Luigi Garlando mi sono piaciuti molto.
Un’altra cosa che ho notato nei suoi libri è che, a dieci o quindici pagine dalla fine del libro, muore qualcuno. Per esempio, in “Vai all’inferno, Dante!”, altro libro che ho letto, moriva un suo amico. E appunto è un colpo di scena che non ti aspettavi ma che ti fa venire ancor più voglia di vedere come va a finire.
Libro che consiglio vivamente a chiunque, e spero che chi ha letto, che lo sta leggendo o che lo debba ancora leggere aggiunga un commento alla mia recensione.
ANGELO, 2021
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In copertina: Che Guevara con sua moglie Aleida March e i figli Camilo, Hilda, Celia (in braccio) e Aleida. Cuba, 1963. Fonte: Wikimedia Commons.

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