Luminaris

Nel mese di maggio 2022 le classi 2C, 2D e 2E (IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia) hanno partecipato al workshop “Progetto Cinema In Chiostri” promosso dal Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro. Abbiamo iniziato a studiare il linguaggio e le tecniche cinematografiche con il regista reggiano Alessandro Scillitani (del Reggio Film Festival). Al termine del laboratorio, il regista ci ha dato il compito di recensire i cortometraggi che abbiamo visionato, analizzato e discusso con lui, e dunque cominciamo…

.

Luminaris, di Juan Pablo Zaramella (Argentina 2011), 6’20”

Questo è uno dei cortometraggi che mi è piaciuto di più. Parla di un operaio che lavora in una fabbrica di lampadine insieme a un’operaia. Crea lampadine mangiando e soffiando biglie, e la collega le accende con gli occhi.

A un certo punto tira fuori un progetto dall’orecchio e successivamente si intasca un po’ di biglie. Il turno finisce e l’impiegato torna a casa. Una volta rincasato, guarda il progetto di nuovo e inoltre prova a crearlo, ad accendere una lampadina. Ma fallisce e va a dormire. Il giorno dopo, al lavoro, il capo lo scopre a rubare le biglie e lo licenzia. L’operaio, allora, ritorna a casa rammaricato per il fatto di non poter più riuscire a finire il suo progetto. Ma arriva la ragazza che lo aiuta portandogli altre biglie.

Non vi spoilero come si conclude il corto, vi posso solo dire che vissero tutti felici e contenti.

La parte migliore di questo cortometraggio è lo stile “stop motion”, “a scatto”. Questo stile è caratterizzato da una grande visibilità dei “frames”. Il regista ha voluto esprimere un messaggio per incoraggiare il lavoro di squadra. La sceneggiatura è abbastanza coerente, la colonna sonora mi ricorda molto Parigi, così come i luoghi delle riprese. Film sicuramente bellissimo per lo stile e i colori molto accesi. Mi ha sicuramente colpito la scena in cui il protagonista gonfia le lampadine. Il finale è abbastanza buono, anche se un po’ banale.

Alla fine, un ottimo film.

SEBASTIANO, 2022

.

Il regsita ha realizzato una biografia, e nella biografia ci riconosciamo di più. L’immagine può essere più realistica o surreale (come in questo caso), ma sempre c’è una creatività sulla immaginazione. Aver usato la fantasia ti fa capire che l’autore/sviluppatore ci ha messo l’emozione dentro al suo cuore. Alla fine il protagonista trova una soluzione grazie alla donna, e vissero tutti felici e contenti. A me è piaciuto dove alla fine il lavoratore insieme alla donna fuggono felici dentro una lampadina gigante, perché insieme l’hanno creata, è come un amore che fluttua nell’aria.

CHRISTIAN, 2022

.

C’è un signore che va ogni giorno a lavorare in una fabbrica di lampadine. Il suo sogno è riempire un barattolo di tante piccole lampadine per realizzare… Il film è molto divertente perché i perosnaggi non hanno pose naturali, e si muovono senza muovere le gambe, anche gli oggetti si muovono con loro anche se sono per terra (stop motion). Nel film non ci sono dialoghi, ma le persone (e gli spettatori) si intendono lo stesso, con gesti e sguardi.

Il messaggio è che se ci credi riuscirai a realizzare i tuoi sogni, anche se trovi degli ostacoli ce la farai, anche perché avrai sempre qualcuno al tuo fianco.

CAMILLA e VALENTINA, 2022

.

In copertina e nell’articolo: due fotogrammi di “Luminaris”, di Juan Pablo Zaramella, tratti dal suo sito, dove puoi vedere questo e altri suoi cortometraggi.

Lascia un commento