Sunday or Sun (S.O.S. avventura!)

 

Il laboratorio di scrittura a più mani “SOS avventura!” è stato uno dei momenti finali del modulo di italiano sul genere avventura, svolto con le classi 2D e 2E della Leonardo da Vinci di Reggio Emilia (a.s. 2018/2019). Ecco i nostri racconti, aspettiamo i vostri commenti.

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Era una mattina d’inverno, precisamente era domenica e la famiglia Rossi, composta da Giovanni, Greta, Penelope, Andrea e Filippo stava per partire per il Canada. Dovevano fare un viaggio di otto ore, da Milano ad Alberta, in Canada. Era la loro prima vacanza in America e soprattutto la loro prima vacanza in un bosco; infatti avevano affittato una piccola casa nel bosco. Avevano deciso di soggiornare lì per una settimana e di andare a visitare l’immenso parco naturale nei pressi della loro casetta.

Arrivati ad Alberta, si sistemarono nelle varie stanze della casa, vicino a loro ce n’era solo un’altra. Successivamente affittarono anche delle biciclette per spostarsi da un posto all’altro.

Arrivarono nel centro della città e si fermarono in un piccolo ristorante, da dove proveniva un gradevolissimo odore di pancake e caramello. Conobbero una gentilissima signora di nome Laura, proprietaria del ristorante. Scoprirono, conversando con Laura, che abitavano l’uno di fianco all’altro; quindi Laura si offrì di fare da guida alla famiglia Rossi.

Il giorno dopo Laura portò la famiglia a fare un giro turistico del posto. Videro il bosco, chiamato Wood Buffalo National Park ; ricco di fauna e di flora, pieno di suoni: cinguetti degli uccelli, il fruscio delle foglie e i richiami degli animali. Si sentiva anche un leggero odore di sciroppo d’acero, proveniente dagli alberi. Visitarono anche la città: piena di luci e di decorazioni in attesa del natale, negozi che vendevano qualsiasi cosa e bancarelle che vendevano oggetti natalizi. Il cielo quel giorno era limpido e azzurro, quasi rispecchiava la città.

Purtroppo nei giorni seguenti non fu così: pioggia e neve per due giorni consecutivi, ma la famiglia Rossi trovò qualcosa da fare. Insieme a Laura addobbarono il suo albero di natale, con le palline decorate da loro e con quelle comprate alle bancarelle; aggiunsero anche un sacco di lucine scintillanti di tutti i colori.

Il giorno seguente, approfittarono della bella giornata per andare a fare un pic nic nel bosco. Era pieno di sentieri e strade sterrate; nell’ esatto centro del bosco c’era un fiume che lo percorreva da un capo all’altro. Purtroppo il fiume, in certi periodi, era in magra. Nel bosco c’erano diverse specie di animali: lupi, orsi bruni, pipistrelli, serpenti, cervi, marmotte, gufi e gatti delle nevi.

Un tempo, prima che l’uomo urbanizzasse quasi tutti gli ambienti, erano presenti moltissimi bufali. Da questo deriva il nome del bosco. Ormai in quelle zone ci sono pochi individui di quella specie. Oltre il bosco, dietro ad esso, si intravedevano le montagne innevate. Laura aveva raccontato alla famiglia di quando c’era stata: il paesaggio era mozzafiato, così tanto che le aveva lasciato la pelle d’oca. Lei era stata così tanto fortunata che, proprio la sera che si trovava lì, c’era stata l’aurora boreale. Non capita molte volte di poter osservare quello splendido fenomeno naturale dal vivo; era come un’ immensa sfumatura blu, viola e verde nel cielo.

Ad un certo punto, finito di mangiare decisero di fare una passeggiata per alleggerirsi e si imbatterono in un acero caduto, il problema era che bloccava il passaggio, quindi decisero di percorrere una strada diversa. Laura credeva di conoscere quella strada alternativa, ma si accorse che l’aveva confusa con un’altra. Si erano persi!

Nei dintorni non c’era anima viva: solo piante alte, con ancora un po’ di foglie arancioni, rosse e marroni. Gli animali erano completamente allo stato brado e dominavano il bosco. La famiglia si trovava da sola in un immenso bosco, non poteva neanche contattare qualcuno, perché i telefoni non prendevano. Continuarono a camminare lungo la stradina, ma alla fine c’era solo una casa abbandonata: piena di ragnatele e con il tetto distrutto. Molto spaventati dall’atmosfera che si era creata, decisero di tornare indietro. Dovevano muoversi, perché tra un po’ sarebbe arrivato buio pesto.

Mentre tornavano indietro si imbatterono in un gruppo di alci. Sembravano molto tranquille, mangiavano senza preoccuparsi di loro, erano sei: due piccoline, tre adulte e un’anziana. Andrea cercò di cacciarle via con un sasso.  Fu l’errore più grande della storia! Le alci, molto arrabbiate, iniziarono a rincorrerli, per fortuna la famiglia Rossi e Laura riuscirono a nascondersi e seminarle. Ormai era arrivato buio e decisero di passare lì la notte e fare una specie di campeggio, ma senza tenda.

Fu una notte abbastanza irrequieta; per fortuna nessun animale li aveva disturbati.

La mattina seguente, si udirono degli strani e spaventosi rumori. Sembravano passi, si avvicinavano sempre di più, ma poi cessarono; dopo qualche ora decisero di tornare subito a casa. Mentre tornavano indietro, udirono di nuovo quei passi, davanti a loro comparve un boscaiolo. Laura disse:”Mi scusi boscaiolo, ha sentito anche lei quegli strani rumori?”, il boscaiolo disse:”io e i miei amici, siamo venuti quà  per estrarre lo sciroppo d’acero dagli alberi”. Grazie a questa spiegazione, il mistero fu risolto.

Finalmente giunti nella loro casa, Laura disse:”Perchè non andiamo tutti insieme nel centro di Alberta. Potremo addobbare, insieme agli altri, l’albero di natale che è al centro della piazza”

La mattina successiva arrivò il momento di partire e  salutarono tutti a malincuore. Laura e la famiglia si diressero verso il centro, dove li stava aspettando un taxi, che li avrebbe portati all’aeroporto.

In viaggio era andato tutto bene; ma arrivati a Milano erano tutti un po’ storditi. La vacanza gli piacque molto e decisero che sarebbero ritornati anche l’anno seguente.

 

 

SARA, MATTEO, DAVIDE, 2019

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