Per leggere l’Afghanistan

L’attualità della guerra incombe: i talebani riconquistano in questi giorni l’Afghanistan. Questa guerra, come tutte le guerre, ci interessa come persone, ma anche come comunità scolastica. Perché, oltre alle vite umane, è a rischio il diritto di milioni di bambine e ragazze di studiare. E dal diritto di studiare discende la possibilità di cambiare il mondo.

Si può conoscere meglio l’Afghanistan anche attraverso le parole e le opere di scrittrici e scrittori, artiste e artisti che lo hanno raccontato in questi ultimi anni. Ecco cosa possiamo leggere nel bookcrossing:

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La writer Shamsia Hassani al Darul Aman Palace, Kabul (Afghanistan).

Pochi mesi fa, Leonardo ha scritto la recensione del libro di Khaled Hosseini: IL CACCIATORE DI AQUILONI. Il protagonista di questo libro è Amir, grande amico di Hassan, un ragazzo di cultura hazara. I talebani, al potere tra il 1996 e il 2001, avevano anche vietato l’utilizzo degli aquiloni. Nelle città e nei villaggi afgani, giocare a far volare gli aquiloni colorati più in alto e più a lungo era sempre stato un segno di festa per l’arrivo della primavera.

Viviana Mazza ci conduce in un viaggio ideale intorno al mondo, per farci conoscere i GUERRIERI DI SOGNI, ragazze e ragazzi che in tanti paesi del mondo hanno lottato per cambiare la propria vita e un po’ anche la nostra. Nell’episodio che riguarda l’Afghanistan, il giovane Negin studia per diventare direttore d’orchestra, anche se nel suo paese la musica è considerata immorale.

Aerosol art di Shamsia Hassani al Darul Aman Palace, Kabul (Afghanistan).

Il libro NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI – che racconta l’odissea durata otto anni di Enaiatollah Akbari in fuga dall’Afghanistan – è stato recensito da Davide e Giovanni, che ci informano anche del sequel, dal titolo “Storia di un figlio. Andata e ritorno” (2020). La storia di Enaiatollah, che oggi vive e lavora a Torino, è diventata anche uno spettacolo teatrale e un film dal titolo “Enaiat, l’incredibile storia”, scritto e diretto da Patrizia Schiavo (2021).

Aerosol art di Shamsia Hassani a Istanbul (Turchia).

Roberta Gately di mestiere ha fatto l’infermiera in diverse zone di guerra, tra cui l’Afghanistan. Da questa esperienza la scrittrice statunitense ha ricavato molti elementi per il suo libro LE RAGAZZE DI KABUL, che racconta l’amicizia tra Elsa e Parween. Va precisato che il titolo originale del romanzo è “Lipstick in Afghanistan”, e la storia non si svolge a Kabul, ma a Bamiyan, la capitale della provincia hazara. La località è anche nota perché ospitava i cosiddetti Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani nel marzo del 2001.

Nel blog c’è anche una lettera di Aurora – una studentessa che frequentava la nostra scuola – scritta qualche anno fa. In un esercizio di finzione letteraria, Aurora ci presenta il commovente punto di vista di un marine USA in missione in Afghanistan nel 2004.

Shamsia Hassani in posa accanto alla sua opera. Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci”, Firenze.

Gino Strada – il chirurgo fondatore di Emergency recentemente scomparso – è l’autore del libro di memorie PAPPAGALLI VERDI. Così sono chiamate delle mine colorate a forma di ali, di fabbricazione sovietica. Scambiate per giocattoli, spesso esplodono tra le mani dei bambini. Nel libro, Gino Strada racconta episodi di guerra che hanno coinvolto la popolazione civile in vari paesi del mondo. Tra questi c’è la storia di Mohammed, un ragazzino afgano colpito da una bomba, che rischia di rimanere cieco per tutta la vita.

Dipinti di Shamsia Hassani diffusi sui social italiani (agosto 2021).

Rukhsana Khan è una scrittrice canadese di origine pakistana. Nel suo romanzo CENERENTOLA A KABUL, la protagonista è Jameela, di undici anni, che vive in un villaggio poverissimo dell’Afghanistan, dopo la caduta del regime talebano. Jameela non è mai andata a scuola ma ha sempre desiderato farlo. Dopo la morte della madre si trasferisce a Kabul, dove il padre si risposa. Jameela diventa una “cenerentola” in casa, prima di essere abbandonata come un oggetto senza valore. Lì ha inizio la sua seconda vita, in cerca di riscatto.

Giuseppina Fioretti, Francesca Grisot e Gianna Vitale, tre donne impegnate nell’inclusione a scuola, hanno raccontato e illustrato IL VIAGGIO DI ZAHER. E’ la storia vera e purtroppo tragica di Zaher Rezai, un ragazzo hazaro che nel 2008 a tredici anni è partito dall’Afghanistan per arrivare in Italia, e del suo prezioso quaderno. Un’altra versione della sua storia, illustrata da Gianluca Costantini, puoi leggerla sul sito CaféBabel.

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In copertina: Money Art, disegno dell’artista afgana Shamsia Hassani, Sakura Gallery, Parigi 2020. Nell’articolo altri disegni dell’artista, tratti dal suo sito (ringraziamo Roberto per la segnalazione).

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