Pagine di diario

La classe 2E (IC Leonardo da Vinci, Reggio Emilia, marzo 2023) ha scritto pagine di diario mentre studiava questo che è diventato col tempo anche un vero e prorio “genere letterario”, accanto alla lettera e all’autobiografia. In ciascuna di queste pagine si riflette il vissuto di una persona e il suo modo di essere, oltre che un peculiare stile di scrittura. Ne abbiamo scelte alcune:

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Sabato 18 marzo 2023

Oggi ho una partita di basket, contro la Fulgor Fidenza. E’ una partita importante perché se vinciamo arriviamo quarte nel girone (che è da cinque squadre), ma soprattutto perché XXX, l’allenatore, ci porterà la pizza ad allenamento.

Sono le quattro e venti e sono in macchina con XXX, una mia compagna di squadra, XXX e la sua famiglia. Stiamo andando a Fidenza. C’è molto caldo e vorrei riposarmi ma XXX, il filgio dell’allenatore, comincia a raccontarci dei suoi compagni di classe. Ci fa delle domande come: “Secondo voi chi è che ha sporcato il bagno con le tempere in prima elementare?”. Continua così per tutto il tragitto. Il viaggio è durato un’ora. Quando finalmente siamo arrivati c’era un silenzio irreale e avevo mal di testa.

Sono andata a cambiarmi e ho cominciato a fare il riscaldamento. Sfortunatamente c’era una cimice in mezzo al campo e nessuno voleva spostarla, allora l’ho presa e l’ho messa sulla panchina (spero nessuno ci si siederà sopra).

Comincia la partita…

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Domenica 19 marzo

Oggi è morto Donald, il mio cincillà preferito: è morto di fame. Si è lasciato morire perché sua “moglie” Minnie e i suoi due figli stanno in un’altra gabbia. Morto di solitudine, il poverino. Oserei dire che è morto molto tristemente, aveva i denti stretti sulla ringhiera della gabbia e non riuscivo a staccrali a nessun costo, nenanche morto. Dovevo aiutarlo, è colpa mia se è morto, non gli badavo. Sapevo che non mangiava e l’ho lasciato lì, solo, triste e depresso.

Spero che tu stia bene, Donald, ciao.

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13 settembre 2022

Oggi mi sono svegliata molto contenta ma anche molto in ansia. Questo perché domani inizia la scuola! Sono agitata perché è una scuola nuova e ho paura di non trovare amici o ancora peggio di star loro antipatica. La mamma mi ha tranquillizzata dicendo che è normale essere agitata e che sicuramente su una ventina di persone non andrò d’accordo con tutti e soprattutto non subito però con il tempo mi integrerò. Io mi fido della mia mamma, quindi mi darò il tempo necessario per integrarmi nella classe.

Questo pomeriggio l’ho passato a preparare il materiale per domani e anche a sperare il meglio!

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Lunedì, 20 marzo 2023

Oggi mi sono svegliato alle 6:30. Sembrava che avessi bevuto NyQuil. Mi sono lavato, mi sono vestito e ho mangiato 3 cosce di pollo. Ho lavato la mia borraccia e l’ho riempita di acqua. Ho preparato il mio zaino. Mi sono distratto su Youtube e sono andato a scuola alle 7:28.

Il laccio della mia scarpa sinistra si è slacciato dopo circa 38 passi (ogni passo era circa 0,8 m).

Quando sono arrivato a scuola ho visto solo XXX. Ho parlato con lui per circa 1 minuto e 32 secondi, è arrivato XXX e abbiamo parlato di qualcosa, ma ho dimenticato. Speravo che non ci fosse scuola, così potevo andare a casa e sprecar più tempo su Youtube Shorts invece di fare qualcosa di bello. Sfortunatamente sono venuti (qualche minuto dopo) tutti (quasi) gli altri compagni di classe.

Sono andato in classe alle 8:02, mi sono seduto e ho cominciato a mettere la mia testa tra le nuvole. Ho dimenticato cosa abbiamo fatto nella prima ora di matematica.

Nella seconda ora abbiamo fatto il lavoro in gruppo. Ho sofferto a disegnare la parte superiore del corpo (nessuna gamba), mentre XXX colorava il cuore. La lezione è finita alle 10:04. In totale ho sofferto per un’ora.

Nella terza ora abbiamo finito il film Sister Act 2.

Alle 11:01 abbiamo fatto intervallo.

Alle 11:28 circa la prof Lucia Minelli ci ha fatto fare l’esercizio del diario, quello che sto scrivendo adesso. Ho finito di scrivere alle 12:03, ho scritto il mio nome e alle 12:04 l’ho dato alla prof.

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Lunedì, 23 ottobre 2022

Oggi ho saltato scuola per un evento per cui mi piange il cuore ancora parlarne. Oggi tutta la mia famiglia era vestita elegante, perché siamo andati a Lecco, per la messa della morte di mio nonno XXX. Appena siamo arrivati a casa di mia nonna c’era la bara in sala, io non sono riuscito a resistere e mi sono messo a piangere. Durante la messa non riuscivo a fermare il mio pianto perché, per me, era una cosa troppo importante avere il mio unico nonno interista, che guardava sempre tutte le partite dell’Inter. Una conoscente di mia zia mi ha rassicurato dicendo: “Il nonno ti guarderà sempre dal cielo”. Io in quel momento non sono riuscito a trattenermi e sono scoppiato in lacrime, e solo a ripensarci mi scende una lacrima dagli occhi. Poi abbiamo mangiato il sushi, ma non riuscivo a smettere di pensare come sarebbe stata la mia vita senza “il nonno interista”, come lo chiamiamo noi.

Dei lacrimosi saluti. Addio nonno.

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Dal 1984 a Pieve Santo Stefano (Arezzo) c’è l’Archivio Diaristico Nazionale, che “raccoglie scritti di gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia: sono diari, epistolari, memorie autobiografiche”. Da allora, ha raccolto oltre novemila scritti. Per raccontarlo, è nato nel 2013 il Piccolo Museo del Diario.

In copertina e nell’articolo: gli studenti della classe 2E impegnati nel laboratorio “La capsula del tempo: scrivere a sé stessi”, realizzato con la collaborazione di Alessandra (Biblioteca Ospizio), IC Leonardo da Vinci, Reggio Emilia, aprile 2022.

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