La consegna di questo laboratorio di scrittura – svolto dalla classe 2E nel mese di aprile 2023 – era: “scegli un cortometraggio animato tra quelli proposti, immedesimati in uno dei personaggi e racconta la storia assumendo il suo punto di vista”. Poi, una volta letto in classe senza indicarne il titolo, spettava agli altri indovinare quale corto e quale personaggio si stesse narrando. I cortometraggi sono stati selezionati sul canale CGI Meetup di Youtube.
Questi sono tre punti di vista ricavati dal corto di animazione “The First of Spring“, di Lee Mun Chun (Malaysia 2019):
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Sono qui da innumerevoli decenni, vedo continui cambi di stagione, ormai siamo alla fine dell’inverno… ecco l’uomo dell’inverno è vecchio ormai.
Le stagioni infatti non sono semplici cambi di temperatura, ma sono dei cicli vitali e ogni stagione è rappresentata da una creatura.
Oggi è il primo giorno di primavera e mi chiedo sotto quale forma arriverà il suo rappresentante, ma penso di saperlo. Infatti vedo un unico fiore non congelato e sento l’uomo che dice all’albero delle stagioni: ” E’ arrivata la mia ora, eh?”. Sembra quasi che l’albero risponda.
Ecco! L’uomo si avvicina al fiore e, come immaginavo, fa qualche prova per capire se sia davvero ciò che pensa, la primavera.
Non so perché, ma questo avvenimento anche se ciclico mi fa commuovere, mi fa pena guardare l’uomo che osserva il fiore trasformarsi in… una bambina? Interessante scelta di forma.
Appena nata, la bambina non riesce a controllare il suo enorme potere quindi purtroppo ha fatto cadere per terra l’uomo ferito, l’uomo le sta chiedendo: “Aiutami ad arrivare a quell’albero, lo faresti?”. La bambina ha annuito e lo ha aiutato trasportandolo a fatica.
L’uomo appena arrivato all’albero dice alla bambina: “Piccola bambina, non essere spaventata, ora tutto questo sarà tuo anche se questo implica la mia morte, ma lo faccio volentieri sia perché non ho scelta sia perché ora tocca a te”. L’uomo si avvicina alla sua faccia, stacca la pietra sulla sua fronte e la porge alla bambina che, toccando l’albero, trasforma tutto l’ambiente e osserva tristemente l’uomo dell’inverno scomparire trasformandosi in un fiore.
ALESSANDRO
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Quando sono nata, ho sentito un calore che mi avvolgeva, e quando ho aperto gli occhi ho visto le mie mani e una cosa bianca che ricopriva tutto.
Poi mi sono girata e ho visto un altro essere con le corna. Ero molto felice di vedere qualcuno. Mi piace quella cosa bianca e soffice, anche per l’odore che emana.
Ad un certo punto ho visto l’essere alto alzare il suo bastone, e un attimo dopo non ho visto più nulla. Ero stordita e terrorizzata, ma quando lui mi ha teso la mano appoggiando quel bastone terribile, io mi sono sentita sicura.
Però un albero si stava contorcendo e allora io gliel’ho fatto notare, anche se era troppo tardi. Sono accorsa subito in suo aiuto quando l’anziano essere è inciampato, cadendo contro l’albero secco e ormai morto.
Ero triste, ma lui molto più di me. Così mi porse la gemma sulla sua testa, e un attimo dopo tutto era rinato, diventato verde e giallo, rosso, viola, azzurro.
Ma la cosa bianca era sparita, proprio come l’anziano essere. Se n’era andato, senza lasciare tracce. A parte un fiore magico, proprio magico come lui.
LUDOVICO
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Una notte d’inverno vidi avvicinarsi il dio dell’inverno. Mi toccò e capì che non stavo bene.
Dalle nuvole comparve della luce e dell’erba da sotto la neve. Una bambina comparve sopra l’erba, il dio dell’inverno era stupito, la dea cominciò a saltellare in giro, il dio arrabbiato sbattè il bastone per terra distruggendo tutto. Il dio si accorse di quello che aveva fatto e aiutò la dea ad alzarsi.
Stavo soffrendo, ma per fortuna la dea mi indicò per avvertire il dio della mia situazione. Il dio corse verso di me per soccorrermi ma cadde, la dea venne ad aiutarlo a camminare. Il dio mi toccò ma non mi sentii meglio, poi mi toccò la dea e mi sentii come nuovo.
All’improvviso ero come rinato e tutto diventò fiorito.
MARCO
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In copertina e nell’articolo: alcuni fotogrammi del corto di animazione “The First of Spring“, di Lee Mun Chun, 6’43”, realizzato da studentesse e studenti della “The One Academy”, Malaysia (2019).
