Una pagina di storia: nuovi lavori della Belle Epoque

Questo laboratorio di storia è stato condotto nelle classi 3D e 3E dell’IC Leonardo da Vinci di Reggio Emilia, durante l’a.s. 2022/2023. A partire dall’analisi di una cartella condivisa online di documenti iconografici (manifesti pubblicitari), i gruppi avevano il compito finale di scrivere, su un tema individuato collettivamente (vacanze, tempo libero, lavoro, trasporti, metropoli), una pagina di storia relativa alla Belle Epoque. Eccovi a titolo di esempio la pagina scritta da un gruppo di studentesse e studenti della classe 3E:

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I nuovi lavori della Belle Epoque

L’affermazione della borghesia e le nuove invenzioni favoriscono la nascita di nuovi lavori

Con l’affermazione della borghesia, durante il periodo della Belle Epoque, nascono numerose nuove occupazioni e professioni dovute alle nuove necessità della classe borghese. 

Un buon esempio è il lavoro dell’attore e artista di strada: nel medioevo c’erano due tipi di artista molto distinti: uno era l’artista di strada, “l’artista-mendicante”, l’altro invece era l’artista di corte, il giullare. Nell’epoca moderna, con Shakespeare in Inghilterra, diventa un passatempo più popolare dovuto al fatto che lo spettacolo era concentrato piú sul dialogo fra gli attori e quindi si spendeva poco per la scenografia e i costumi, mentre nella Belle Epoque (fine ottocento) ritorna ad essere un hobby costoso e quindi da borghesi [docc. n. 3, 19].

doc. n. 3
doc. n. 19

Sempre dovuto ai bisogni della borghesia, nascono i saloni di bellezza, che offrono lavoro anche ad altre donne oltre che alle domestiche. La differenza tra le operaie e le domestiche è l’autonomia che le prime hanno quando tornano a casa, mentre la domestica non ha nessuna autonomia. È anche vero che l’operaia ha un rischio più elevato di perdere il lavoro da un giorno all’altro. Come si può vedere su un manifesto pubblicitario dell’epoca, c’è un salone di moda che si trova nel Palazzo delle Belle Arti di Parigi e quindi è come se la moda, in questo periodo, venisse considerata un’arte [docc. 32, 40 e 12].

doc. n. 32
doc. n. 40
doc. n. 12

Un’altra novità sono le esposizioni [docc. n. 2, 6, 10, 23, 25, 26, 34, 39, 41] che sono delle feste laiche in cui le aziende “celebrano” il loro stesso lavoro. Esistono due tipi di esposizioni: quelle universali destinate alle famiglie di tutte le classi sociali hanno lo scopo principale di intrattenere; poi ci sono quelle settoriali, che, come dice il nome, si occupano di un settore ben preciso come la moda o la meccanica, sono destinate ad appassionati e lavoratori di quel preciso settore e hanno uno scopo principalmente economico.

doc. n. 2
doc. n. 25 (si nota qui e in altri manifesti l’utilizzo del corpo nudo delle donne come richiamo pubblicitario per un target di uomini)

Oltre all’affermazione della borghesia, a favorire lo sviluppo di nuovi lavori sono le numerose evoluzioni tecnologiche dell’epoca, come l’illuminazione delle strade [doc. n. 14], la mongolfiera [doc. n. 15, 17, 18, 35], le automobili [docc. n. 11, 20, 42] e le biciclette [doc. n. 21 e immagine in copertina] che permettono per esempio ai postini di potersi muovere velocemente senza pagare il caro prezzo del cavallo.

doc. n 14
doc. n. 11
doc. n. 21

Per convincere la gente a comprare un determinato prodotto o servizio, si iniziò ad utilizzare la tecnica della pubblicità, che diventa un settore lavorativo con le proprie tendenze, scuole ed esperti nel campo [doc. n. 38]. Di conseguenza nascono gli sponsor [doc. n. 18].

doc. n. 38
doc. n. 18

La maggior parte di quello che nacque in quel periodo è in uso ancora oggi, quindi possiamo dire che la Belle Epoque è stato il periodo di transizione dall’epoca moderna a quella contemporanea.

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SARA VDB, MIRIAM, RAIEN, STEFANO, CHRISTIAN

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