Uno strano compagno di giochi

Isaac Asimov, Uno strano compagno di giochi (Strange Playfellow), 1940.

Il racconto parla di una bambina di otto anni di nome Gloria e del suo migliore amico, il robot Robbie. I genitori di Gloria, cioè Grace e George Weston, pensano che Robbie non sia la “persona” con cui la loro figlia possa esprimere i suoi sentimenti e le sue opinioni. Quindi un giorno, tornati da un teatro in città, la piccola Gloria vede che i suoi genitori le hanno comperato un cane. Gloria, emozionata, va a cercare Robbie ma non lo trova.

I genitori le dicono che Robbie è andato via, subito dopo Gloria scoppia in lacrime e rimane triste per giorni. Dopo un po’ i tre vanno a visitare la fabbrica robotica in cui lavora il padre e in quel momento Gloria ritrova Robbie, che la abbraccia forte.

C’è di fantascientifico l’amicizia personale tra una macchina robotica e una bambina, pur essendo un robot può nascere una grande amicizia. Il racconto mi è piaciuto perché c’è un grande legame tra Robbie e Gloria. Il racconto è commovente e sensibile, e ci vuol far capire che non bisogna smettere di crederci.

ANTONIO, 2022

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In copertina: un’immagine tratta da un articolo sul sito Dire.it, dedicato al progetto di robotica educativa e-Rob (2017).

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